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Giallo_585

Le pagelle, Milan-Juventus 4-2



Donnarumma 7 – Incolpevole sui gol. Si fa trovare pronto nell’unica occasione in cui viene chiamato in causa per davvero, il colpo di testa di Rugani. E come i grandi portieri fanno, non delude.


Conti 6 – Gara prevedibilmente ostica per Andrea, dalle sue parti gravita infatti Cristiano Ronaldo. Non si vede praticamente mai in fase offensiva ma è affidabile e disciplinato, in netta crescita dal punto di vista fisico. Tiene botta, non perde mai la concentrazione. Sostituito nel finale per evitare il secondo giallo.

> Dal 82’ Calabria s.v. – Ingresso positivo. Un passo più adatto nel contenere Douglas Costa. Utile nel giro palla finale.


Kjaer 5,5 – Partita che sarebbe da 7 se non fosse per il pasticcio sul gol di Ronaldo. Affidabile e lucido, un vichingo fino al 96’.


Romagnoli 5 – Inizia bene e gioca un buon primo tempo, frazione che per la squadra si rivela invece difficile. In bambola nella ripresa, quando oltre al regalo sul secondo gol avversario sbaglia qualche lettura di troppo. In affanno.


Theo Hernandez 6,5 – Le partenze a ritmo controllato sono evidentemente volute. Perché dopo 60 minuti da dimenticare si accende improvvisamente, sbertucciando chiunque gli capiti a tiro sulla fascia. Presenza fisica e tecnica costante, cambio di passo devastante.


Kessie 7,5 – Il migliore. La generosità, il dinamismo, la forza sono qualità da sempre riconosciutegli. Quando, come stasera e in generale nel periodo post-Covid, riesce ad abbinarvi lucidità nelle scelte e nel possesso di palla diventa un fattore decisivo.


Bennacer 6,5 – Anche per Benna un’ora non semplice. Tanta corsa, tanta generosità, ottimo gioco corto ma soliti problemi da mancino, vale a dire di orientamento del corpo e di velocità nel giro palla sinistra-destra, specie nei momenti di forte pressing avversario. Dopo un’ora la partita si apre e viene fuori con grande personalità. In gran forma e tra i più validi in ottica futura.


Saelemaekers 6 – Un’ora di partita per il giovane belga, quella più difficile. Non si tira indietro, mettendo sempre in campo le sue qualità di intensità, dinamismo e personalità. Deve migliorare l’uno contro uno.

> Dal 59’ Leao 7 – Segnali incoraggianti da parte del talento portoghese. Movenze e cadenze inebrianti, largo a destra ci mette anche una buona dose di disciplina tattica. Il gol del 3-2 avrebbe fatto cadere San Siro.


Paqueta 5,5 – A questi ritmi è difficile per il brasiliano, specie se deve dare copertura su una gamba rapida come quella di Cuadrado. Nel primo tempo ha il merito di essere l’unico a cercare linee di passaggio non scontate.

> Dal 46’ Calhanoglu 6,5 – Smanioso tanto da non sembrare acciaccato. Inizia con qualche errore tecnico di troppo, poi viene fuori seppur senza regalare grandi lampi. Affidabile, una presenza indispensabile in questo Milan.


Rebic 7 – Prestazione difficile da commentare. Per un’ora sbaglia tutto quello che si può sbagliare, compresi gli appoggi più semplici. Nell’ultima mezz’ora, senza Ibra, diventa un’ira di Dio. Sfianca i centrali bianconeri chiamando continuamente la profondità, chiude la partita con la cattiveria che abbiamo imparato ad apprezzare in questo 2020.

> Dal 82’Krunic s.v. – Legna e densità nel concitato finale.


Ibrahimovic 6,5 – Nel primo tempo rallenta spesso il gioco. Troppo basso il ritmo e troppo bassa la posizione in cui va a ricevere palla. Nella ripresa, nei cinque minuti che precedono la sua sostituzione, trasforma il rigore del 1-2 e manda in porta Kessie per il 2-2.

> Dal 67’ Bonaventura 6,5 – Ingresso positivo. Tiene palla, prende tanti falli grazie alla sua grande abilità di protezione e serve a Rebic l’assist del 4-2.

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