Reina: da 4 a 10
Riesce nell’incredibile impresa di fare accadere di tutto. Papera, rigore procurato, rigore parato. Come i migliori registi ci fa passare attraverso una serie incredibili di emozioni che vanno dall’horror, al thriller e infine alla migliore delle commedie quando para il rigore a Schone.
Con la parata si merita il 10 per il resto della partita era meglio se restava negli spogliatoi.
IL REGISTA
Calabria: 2
Si presta a fare il cavallo per il gioco della cavallina, sistematicamente saltato dagli avversari. Spesso arriva in sovrapposizione di Suso, ma fra una finta, il rientro sul sinistro, finta per andare sul destro, e altri 7 8 tocchi dello Spagnolo Volante si ritrova costantemente in fuori gioco. Dal suo tentativo di colpo di colpo di tacco, eseguito con l’eleganza di un elefante stitico, scaturisce la sua espulsione. CALABRIA IS THE NEW RED
Leo Duarte: 5.5
Entra in campo armato fino ai denti, intimorisce tutti gli avversari che passano dalle sue parti con carogna e ignoranza. Entra in campo per la sua prima da titolare preparato come per la Fashion Week a Milano, con una barba curata e i capelli meshati con acqua ossigenata, salvo poi sprigionare la sua cattiveria in campo. Dottor Jekyll e Mister Duarte
Alessio Romagnoli: 5.5
Il capitano senza ne infamia e ne lode. Soffre, a tratti, la presenza di Kouamé, e possiamo capire il perché. Oltre a dare indicazioni alla squadra, ha spesso dialogato amorevolmente con l’arbitro al grido di “Cazzo stai a dì”, “Ma vaffanculo”. SPOCCHIOSO
Theo: 7
Spiega a tutti da ormai 3 partite che anche al Milan si può avere un terzino decente senza essere nel mondo dei sogni. Il suo goal entra nelle nostre anime come nel migliore dei libri della collana “Cuore” e ci spezza il fiato. Un terzino che va sul fondo del campo non lo si vedeva dai tempi di Cafù.
Quando parte palla al piede mi gasa come quando Dominic Toretto schiacciava il Nos in Fast and Furious per lasciare dietro gli sbirri.
TRENINO THEOMAS
Lucas Biglia: 5
Dirige i tempi di gioco della squadra rossonera come un direttore di orchestra ubriaco, Giampaolo gli affida le chiavi del centrocampo rossonero. Dimostra di essere un uomo di esperienza, dell’età giusta per il suo ruolo, evidentemente sufficiente da non distinguere spesso la squadra per la quale gioca. Perennemente in ritardo sulle seconde palle. TRENO REGIONALE
Jack Bonaventura: 6.5
Siamo passati da “Ma che fine ha fatto Giek?” a “Minchia Giek titolare”. Giampaolo lo lancia in campo a sorpresa, invocando lo spirito di Acciughina Allegri. Arma segreta in campo di Bonaventura? La pelata riflettente. JOHNNY SINS
Hakan Calhanoglu: 5
Prova incolore per il turco, ormai non lo sopporta più neanche Giampaolo. In campo si dimostra più “mollo” di Malesani, non prova neanche più a battere i calci pizzati, inerme, più blackout lui che un impianto elettrico sovraccarico. Più propositivo di lui anche Andreotti dalla Perego. PRESIDENTE?!?! PRESIDENTE
Paquetà: 7
Entra al 45° minuto e dopo 6 minuti fa capire a Giampaolo che cosa voglia dire saper giocare a calcio. Crea come il migliore dei sarti una trama meravigliosa (nonostante la stoffa mediocre che si ritrova in mano) che porta al goal di Theo. Ma è troppo brasiliano perciò di giocare una partita intera non se ne parla.
Dategli ago e filo 90minuti a partita e vi farà delle maglie migliori di Louis Vuitton.
IL SARTO
Suso: 10
Scaltro come pochi nel fotterci tutti nel precampionato, si conferma il solito Re Mida al contrario.
Tutto ciò che tocca si trasforma in merda. Anche oggi l’ennesima prova che ci condanna a giocare in 10.
Capisce che il calcio non fa per lui, quindi si nasconde nei soliti 5 metri dove perde palloni a profusione.
Come il migliore dei ladri riesce a rubare i 78.947€ che percepisce a giornata con una prestazione a dir poco suntuosa.
Far giocare gli avversari in 12 ad ogni partita non è da tutti, ma lui ci riesce da vero eroe.
ARSENIO LUPIN
Rafael Leao: 7
Entra anche lui al 45°minuto e insieme al nostro sarto decide di mandare in palla la difesa del Genoa. Veloce sia di testa che di gambe.
Si procura il rigore e l’espulsione del difensore. Se non ci fosse lui a dare un minimo di speranza penserei di guardare un film horror ogni volta che il Milan scende in campo.
Per il “Maestro” è troppo portoghese quindi meglio puntare ad ogni giornata sul mobile Ikea che gioca sulla destra. Non capisco se è lui che non merita noi o noi che non ci meritiamo lui. Finchè c’è deve essere sempre titolare.
SAETTA MCQUEEN
Piatek: 4.5
Prova spettacolare del nostro centravanti titolare. Riesce a non toccare neanche un pallone. Probabilmente convinto di non essere ancora rientrato dalle ferie riesce ad essere il fantasma di se stesso. Sicuramente avere a destra uno che ha la mobilità di un palo della luce e a sinistra un GIEK non ancora al top non lo agevola. Diciamo che se l’anno scorso Gattuso lo aveva definito Robocop non aveva tutti i torti.. “pensa solo a segnare” diceva il buon Gino, peccato che il giovane si è dimenticato di come ci si muove in campo. Se fossimo in Terminator, Sarah Connor, dal futuro, sarebbe tornata ai giorni nostri per abbatterlo prima che sia troppo tardi.
Speriamo che il nostro John Connor non si faccia sopraffarre da Skynet e ci porti a vincere le nostre battaglie contro i malvagi.
TERMINATOR
Marco Giampaolo: 3
Il nostro mister, cuor di leone Giampaolo, arriva allo stadio bianco come la carta igienica. Anche oggi il Maestro schiera la solita formazione “non-sense” . Ma noi adepti del Giampaolismo continuiamo a credere che riuscirà a portarci lontano, anzi lontanissimo (dal quarto posto).
Se fossimo in SuperMario Bros. Diremmo che ha buttato la sua ultima vita con la formazione dei primi 45 minuti.
Meno male per lui che Paquetà e Leao gli riescono a trovare il funghetto per la vita extra.
SUPER GIAMPY BROS.
MIRACOLATO
Ignorant Man of the Match.
CASTILLEJO: SV= Senza Vergogna
Riesce, pur non giocando, a creare panico e paura in quel di Marassi.
La sua chioma biondo platino prende più volte il sopravvento sugli avversari e sull’arbitro che dopo svariati “Hijo de Puta” decide di espellerlo. Per ribadire la sua supremazia decide dopo l’espulsione di farsi tutto il campo a piedi pur di far capire che con lui non si scherza un cazzo.
Roba da Aureliano Adami in Suburra.
PROVA SUNTUOSA
Drew e Gae
LE RIBALTELLE ROSSONERE
Aggiornamento: 19 nov 2019
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