top of page
  • Giallo_585

Verona-Milan 0-2, la vittoria del gruppo


Se è vero che nelle difficoltà vengono fuori i valori reali di una squadra, da oggi possiamo affermare senza timore di essere smentiti che il gruppo Milan è un gruppo sano.

Lo spirito mostrato al Bentegodi infatti non lascia dubbi in tal senso. I ragazzi si sono aiutati per 95 minuti, hanno corso (tanto) e sofferto (poco) facendo tutto insieme.

Di grande tuttavia non c'è stato solamente lo spirito di squadra. Il Milan ha dominato per tutta la partita, ha gestito il ritmo come solo le grandi squadre sanno fare, graffiando nel momento giusto.


Nel primo tempo sono poche le emozioni. Il Milan è applicato dal punto di vista tattico, non concede nulla e cerca di sfruttare ogni occasione creata. Leao al quarto d'ora spara alto di testa da ottima posizione su un cross perfetto di Calabria. Intorno alla mezz'ora i ragazzi passano in vantaggio: Krunic prima si procura una punizione dal limite, poi la trasforma insaccando all'incrocio sul palo del portiere. Nella ripresa ti aspetti la reazione dei padroni di casa ma il Milan è forse ancor più dominante. Al 49' grande azione sul lato sinistro, finta di Leao che consente a Dalot di calciare da ottima posizione. E il terzino portoghese lo fa bene, mettendo alle spalle di Silvestri la palla dello 0-2. Una gioia meritata per Dalot, reduce da prestazioni non brillantissime. La partita scorre sulla stessa falsariga di sempre, Milan in controllo del ritmo e Verona che fatica in ogni aspetto del gioco. All'ora di gioco Juric prova a rimescolare le carte con diversi cambi ma la musica non cambia. Rossoneri in pieno controllo, compatti come squadra e molto positivi anche dal punto di vista individuale. Un nome su tutti: Frank Kessie. Prestazione da leader vero per il "presidente". Nel finale Di Marco crea qualche apprensione col suo ottimo sinistro da calcio piazzato, è bravo Donnarumma in un paio di uscite alte. Finisce così 0-2 una partita molto temuta dalle parti di Milanello per via delle tante assenze. Vittoria importantissima in ottica Champions che consente di guardare con maggiore ottimismo al prossimo, durissimo, ciclo di partite.


LE PAGELLE:


Donnarumma 6 - Mai impegnato seriamente, si fa notare nel finale con un paio di uscite alte


Calabria 7 - Altra grande prestazione. Cancella dal campo il temuto Zaccagni, è attento nel tenere sempre la posizione giusta e, quando possibile, nel farsi vedere anche in appoggio.


Tomori 6,5 - Al netto di un paio di sbavature con il pallone, altra partita decisamente positiva per il centrale inglese. Sempre attaccato alle caviglie dell'avversario, mai in affanno.


Romagnoli 6,5 - Dopo la panchina di Roma, reazione da professionista e da capitano vero. Perfetto in ogni lettura.


Dalot 7 - Mai facile per un destro giocare da terzino sinistro. Nel primo tempo è impreciso in un paio di letture ma ha il merito di metterci sempre grande applicazione. Chiude la partita con un bel gol, a coronamento di una grande azione di squadra.


Meitè 6,5 - Partita di sostanza, fa valere il fisico ed è bravo nel giocare semplice in fase di uscita.


Kessie 7,5 - Sembra possa giocare tre partite di seguito. E' ovunque. Imbarazzante il suo dominio tecnico, fisico e caratteriale della partita. Dio benedica il Presidente.


Castillejo 6 - Applicato. Niente di appariscente nella sua partita ma tante, tantissime cose utili. Dal 77' Hauge 6 - Una ripartenza in cui potrebbe essere più lucido nella scelta, per il resto venti minuti col pilota automatico.


Krunic 7 - Altro ragazzo che merita questa giornata di gloria. Prima del gran gol su punizione è l'unico a cercare linee di passaggio non banali, riuscendo a duettare bene sulla trequarti avversaria. Sempre nella posizione giusta, non sbaglia praticamente nulla.


Saelemaekers 6 - Solita partita di grande intensità e grande abnegazione. Nella ripresa fa vedere anche ottime doti di palleggio nel quarto d'ora circa in cui viene impiegato dietro alla punta.


Leao 6 - Nel primo tempo un colpo di testa alto sulla traversa e un destro in corsa che non centra il bersaglio. Cresce con l'avanzare della partita, si muove, cerca di dare una mano ai compagni pur non avendo la brillantezza dei giorni migliori. La crescita passa necessariamente da giornata come questa, in cui è fondamentale restare con la testa dentro alla partita.

213 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page