top of page
Immagine del redattoreLM

Buona la prima, Ibra è immortale! Maldini prepara gli ultimi colpi: può arrivare una sorpresa

di LM


2-0 contro il Bologna. 2-0 contro lo Shamrock Rovers. Turno di qualificazione passato, primi 3 punti conquistati in campionato. Gioco dinamico, seppur ancora lacunoso a tratti. Il Milan comincia come aveva concluso: affidandosi alle certezze del suo leader Zlatan Ibrahimovic, fino a consolidare una coesione tattica che, verosimilmente, è un’arma preziosa quanto lo svedese. Ibrahimovic, ancora una volta, lascia tutti a bocca aperta. Sembrano passati secoli dalla querelle del rinnovo che, anche a causa dello show di Raiola, ha diviso il tifo rossonero. Lo abbiamo detto più volte: le prestazioni di Zlatan, in un modo o nell’altro, legittimano sempre il personaggio extra-campo, così come le sue richieste economiche. Partiamo così, con tre gol in due partite ufficiali, Zlatan è eterno. Lo svedese segna il gol numero 70 con la maglia del Milan, a fronte di 107 presenze totali. Il Milan è la squadra con cui ha segnato di più in Italia, la seconda in assoluto dietro al Psg. L’alchimia tra Zlatan e il Diavolo, è scontato dirlo, va oltre il calcio.

Il match di lunedì sera, ad essere onesti, non è stato soddisfacente al 100%: qualche sbavatura nella precisione al tiro, un approccio iniziale non eccelso, così come una chiusura di match in affanno. Tutti elementi prevedibili e su cui, senza dubbio, si può lavorare serenamente nelle prossime settimane. L’aspetto positivo che, non manca mai alla squadra, risiede nella sua compattezza. Ancora una volta, il Milan mostra grande sinergia, nonché uno spiccato ordine tattico che, inevitabilmente, suggerisce meriti riconducibili all’ottimo lavoro di Stefano Pioli. Il mister legge bene la partita, lo si evince anche dall’ottima efficacia dei cambi. Sugli esterni, sono rimasto colpito, come tanti tifosi, dalla prestazione di Calabria. Il terzino del vivaio rossonero, dopo un lungo periodo di appannamento, ha sfoggiato una prestazione maiuscola, in linea con quelle già ammirate nel pre-campionato. Calabria non è nuovo ad exploit significativi, peccato per la scarsa continuità, purtroppo, messa in luce più volte. La speranza, inevitabilmente è che “Davidino” possa aver trovato la sua maturità calcistica, con un conseguente incremento di costanza nelle performance. Staremo a vedere, per il momento elogi meritati.

Anche la prestazione di Theo Hernandez merita una menzione. Il terzino francese, rispetto ad altre uscite, si è dimostrato molto più solido a livello difensivo. I duelli con la volpe De Silvestri, non hanno scomposto minimamente il 19 rossonero che, anzi, ha sfoggiato una certa sicurezza anche nella fase di contenimento, sintomo di una maturità in progressiva crescita. Theo non ha certo rinunciato alle sue discese ma, senza dubbio, le ha limitate in nome di un’efficace stabilità difensiva, elemento che ha giovato all’intera manovra. Prestazione di livello anche per Alexis Saelemaekers che, subentrato nell’intervallo al posto di uno spento Castillejo, ha fornito un’esibizione di assoluto sacrificio, coadiuvato da un notevole dinamismo. Anche per il belga, la crescita prosegue step by step. Un elogio lo meriterebbe anche Gabbia che, nonostante una svirgolata su una buona occasione da gol, ha offerto un ottimo pezzo. Il giovane centrale difensivo, agevolato dall’esperienza di Simon Kjaer, ha giocato una partita di notevole spessore, ovviando a molti difetti tecnici, purtroppo, messi in mostra in altri match.

Mancano meno di 15 giorni alla fine del mercato. La priorità del Direttore Paolo Maldini, indubbiamente, è il difensore centrale. Quando al minuto 71, Duarte ha preso il posto di Kjaer, molti tifosi hanno sudato freddo. Leo Duarte, deludente nel pre-campionato, è un giocatore difficile da collocare nel contesto del Milan. Oltre a lui, il reparto arretrato deve ancora fare i conti, malauguratamente, con le defezioni di Romagnoli e Musacchio. La coperta è cortissima e, la dirigenza, sa bene il rischio che si può correre in difesa. In questi giorni, i contatti sono fittissimi. Oltre ai noti obiettivi Milenkovic e Fofana, nelle ultime ore, sono emersi i profili di Maksimovic e Nastasic, sotto la regia dell’agente Fali Ramadani. Più passano i giorni, più risulta difficile ipotizzare un approdo del difensore della Fiorentina, data anche la difficoltà dei viola nel trovare un valido sostituto, in tempi decisamente brevi. La sensazione è che, dietro le quinte, la dirigenza stia come di consueto lavorando con nomi sottotraccia. Staremo a vedere.

In merito ai “sogni” Chiesa e Milenkovic, sia le dichiarazioni di Maldini, quanto quelle di Commisso, hanno fatto intendere che ancora non è finita. A margine del match contro il Torino, il presidente italo-americano, incalzato sul futuro dei due gioielli ha glissato: “Perché non parliamo della partita?...”. Maldini, nel prepartita contro il Bologna, in merito all’acquisto del difensore centrale, ha riferito: “Milenkovic e Ajer? Direi di no… ce ne sono altri. Questi due giocatori sono nella nostra lista ma, ad essere sincero, non sono i nomi su cui stiamo lavorando”. Ancora una volta, il Direttore Tecnico sposta il “pallone bollente” dalle luci dei riflettori, con un tocco televisivo… alla Galliani.

Saranno giorni decisivi. Le strategie presto si riveleranno, intanto il Milan si appresta ad affrontare il Bodø/Glimt giovedì sera. La dirigenza continua a muoversi, la sensazione è che una sorpresa last-minute possa arrivare. Maldini sa quanto sia fondamentale questa stagione e, di conseguenza, come sia importante non affrontarla con una rosa incompleta, sia qualitativamente che quantitativamente.

72 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page