top of page
Immagine del redattoreLM

Corsa Champions. Care rivali, che ne dite se proviamo a giocarla a calcio?

di LM

Che settimana. E la sensazione è che, più ci si avvicina alla fine di questo campionato, più ne vedremo delle belle. Il Diavolo si prepara al match clou della stagione: Juventus-Milan. Una partita piena di tensione, per la posta in palio e per il 'caso Donnarumma' che, volenti o nolenti riguarda sia noi che loro. Tra sabato e domenica si sono diffuse voci circa un incontro tra Gigio e una delegazione della Curva Sud. Incontro dai toni accesi, in cui, sarebbe emersa la volontà del giocatore di restare ma, senza una firma su un pezzo di carta, la volontà rimane sempre appesa alle voci incontrastate che continuano e continueranno a circolare.


Un brutto episodio, tocca dirlo. Nessuno può minimamente puntare il dito contro la passione della Curva Sud, vicina al Milan e a Donnarumma anche in momenti in cui il tifoso medio borghese, sottoscritto compreso, storceva il naso verso i risultati della squadra e la situazione rinnovi. Al tempo stesso, non è assolutamente concepibile che si verifichi un episodio simile in un momento così delicato. La società non avrebbe dovuto permetterlo ma ormai è andata così. La speranza è che Donnarumma non ne risenta, per il bene del Milan e della sua corsa alla Champions, che passa inevitabilmente dalla sfida dello Stadium.


Una corsa Champions che coinvolge ben 5 squadre: Milan, Atalanta, Juventus, Napoli e Lazio. Nell'ultimo turno il Milan ha superato l'ostacolo Benevento, con una partita che ha mostrato vecchi raggi di qualità del Diavolo, così come vecchie disattenzioni che, fortunatamente, non sono costate caro. Il ritorno di Ibrahimovic si è fatto sentire e molto, come prevedibile, non tanto dal punto di vista realizzativo quanto sotto quello delle convinzioni, con una squadra che ha osato di più la giocata e ha velocizzato la manovra. Si è fatto sentire a tal punto da innescare storie da bassifondi, un defollowgate proveniente da Instagram... soprassediamo.


Mancano 4 pesanti partite per decretare i partecipanti alla prossima Champions League. La Lazio osserva sorniona, con il bonus 'gara da recuperare' che può cambiare tutto. L'Atalanta sembra essere quella nel miglior stato di forma e un passo avanti alle altre. Il nucleo della contesa si articola attorno a Milan, Juventus e Napoli. E sembrano averlo capito bene le rivali. Nel corso di Udinese-Juventus, a fine primo tempo, una nutrita delegazione bianconera ha accerchiato il direttore di gara Chiffi, con Paratici alla guida del carro (tanto per cambiare). Una pressione forte e costante dove, tocca riconoscere, mi sono trovato d'accordo con Cristiano Ronaldo quando ha affermato: "È la prima volta che vedo queste cose, prima volta qui in Italia". Quanto concordo caro Cris, scusami la confidenza.


È la prima volta che vedo un giocatore squalificato per aver detto: "Sembra strano eh", per poi trovare il nulla totale su un referto mentre volavano parole ben peggiori al direttore di gara. Così come per la prima volta, a febbraio in occasione di Juventus-Roma, ho visto un giocatore prendere il polso di un arbitro per vedere se realmente la Goal Line Technology si fosse espressa a suo svantaggio. L'arbitro, in quell'occasione, se la rideva. Che male c'è alla fine? Peccato che, quello stesso arbitro, di fronte ad un inconfutabile errore in Lazio-Milan, replicava con spocchia: "Ma cosa mi fate vedere? Cos'è questa roba?". Bah, effettivamente con quella pelle perfetta e quei capelli scintillanti, come si può essere scortesi con CR7? Invece Calhanoglu ti fa irritare solo a guardarlo.


L'altra rivale, il Napoli del vecchio amico Gattuso, sembra aver acquisito una certa dimestichezza coi social. Principalmente il figlio del presidente Edoardo De Laurentiis. Si affida ad Instagram per contestare duramente un gol annullato ad Osimhen in Napoli-Cagliari. Poi menziona una serie di partite dove, a suo dire, gli errori arbitrali avrebbero contribuito a togliere almeno 4 punti ai partenopei. Accuse disparate e confuse sul fallimento del Napoli, correlato al Fair Play Finanziario che non ha mai riguardato il Napoli, mai in regime di settlement agreement differentemente da Inter e Roma.


Probabilmente, il buon Edo, si è dimenticato dello strano raddoppio di Politano in Napoli-Benevento, oppure di quel rigore non concesso in Milan-Napoli su Theo Hernandez. Se ne sono accorti i giornalisti partenopei che, il giorno dopo il match, riempivano Bakayoko di insufficienze con la motivazione: "Su Theo ha rischiato...". Sì.. rischiato. De Laurentiis Jr si dimentica anche di Sampdoria-Napoli e del discutibile gol annullato ai blucerchiati. Non fa testo Atalanta-Napoli dato il pesante 2-4 ma, se c'era tutta questa voglia di affondare il Napoli, quel rigore su Pessina si poteva dare.


Anche perché magari la differenza reti farà, scusate il gioco di parole, la differenza. Visto che siamo così attenti ai dettagli. Così come può far la differenza spostare le partite di cartello a proprio uso e consumo. Potevamo chiedere anche noi alla Juve di spostarla, o magari all'Inter. Ci saremmo evitati sei pere. Le giornate sono lunghe e impegnative, specie in questi tempi così complicati. Può sfuggire qualche epiteto figlio del nervosismo, ci sta. Non facciamone un dramma. Forse erano tutti impegnati a fare la conta dei rigori del Milan. Sarà. Però care Juve e Napoli, vi faccio una proposta. Che ne dite se ci giochiamo la Champions a pallone? Sarebbe bello, senza urlare e farci riconoscere come al solito. Grazie.




74 visualizzazioni0 commenti

Comentários


bottom of page