di LM
Lo abbiamo aspettato a lungo. Per mesi, tra una voce e l'altra, finalmente Oluwafikayomi Oluwadamilola Tomori - per gli amici Fikayo - è a tutti gli effetti un giocatore del Milan. 28 milioni di euro al Chelsea per il riscatto del classe 1997 e il club investe su un difensore di grande tecnica che può diventare un perno per il futuro. La società ora è al lavoro per sistemare anche il riscatto di Tonali, così come per il prolungamento di Brahim Diaz. Parallelamente si è vicini a chiudere per Olivier Giroud e si tenta il colpo youth con Amine Adli del Tolosa. Ottimi segnali dalla dirigenza che, in attesa dell'apertura ufficiale del calciomercato prevista per l'1 luglio, sta incastrando i vari tasselli del puzzle per quello che sarà il Milan 2021/22.
Intanto si gioca l'Europeo. L'Italia coglie un'altra importante vittoria, rifilando 3 gol anche alla Svizzera dopo aver sconfitto con lo stesso punteggio la Turchia. La serata di ieri, senza dubbio, è stata quella di Manuel Locatelli, autore di una doppietta da urlo. Il centrocampista del Sassuolo è 'l'uomo del giorno' e, neanche a dirlo, ciò ha suscitato congetture e dibattiti sul suo addio al Milan nell'estate del 2018. Rimpianto? Troppa fretta? Inevitabilmente la discussione ha creato fazioni ben distinte.
Tra chi urla alla vergogna per aver aver perso un grande campione, chi prova a minimizzare l'innegabile crescita del classe 1998 del vivaio rossonero. Spesso e volentieri sono più 'guerre di partito' che analisi vere e proprie. Manuel Locatelli è sicuramente un giocatore dotato di bei colpi e, il percorso in neroverde con De Zerbi, gli è stato certamente utile per smussare le fragilità del suo carattere, così come per migliorare i punti di forza del suo bagaglio tecnico.
Il suo addio al Milan è coinciso con l'ingaggio - seppur in prestito - di Tiemoue Bakayoko, seguito a gennaio da Paquetà. Il centrocampo del Milan, che si schierava con un 4-3-3 sotto la guida di Gattuso, aveva come interpreti Kessié, Bakayoko e proprio Paquetà o talvolta Bonaventura, altre volte Biglia. Sicuramente Locatelli poteva essere inserito e 'aspettato', o quantomeno gestito diversamente dal punto di vista delle clausole di recompra o percentuale sulla rivendita. Ma, è altrettanto vero che il Milan ha costruito un tandem unico con l'acquisto di Bennacer. Mentalità diversa rispetto a quell'assetto dirigenziale che, differentemente, da quello attuale non poneva i giovani al centro di un percorso di sviluppo e rilancio.
La linea ora è diversa, come dimostrano le operazioni Tonali, Kalulu, Saelemaekers, Leao, il rientro di Pobega, l'alacre lavoro per trattenere Brahim Diaz. Una linea che ha riportato il Milan in Champions League e, onestamente, difficile rimpiangere qualcosa al termine di questa annata. Al tempo stesso, applaudire un giocatore che è cresciuto nei nostri ranghi e si sta prendendo delle belle soddisfazioni, non costa nulla. Quindi in bocca al lupo Locatelli, e sempre forza Milan a prescindere da chi ne sia interprete. Guardando sempre avanti, mai indietro.
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