Marco Guida ha solo 39 anni. "Solo" 39 anni perché arbitra già da 10 anni in Serie A.
E si vede, oltre a notarsi lo si percepisce dal campo. Massimo rispetto da parte dei 22 sul terreno di gioco, sempre e comunque.
La designazione arriva a dimostrazione della stagione positiva; proprio per questo e proprio perché parliamo di Guida mi aspetto sempre di più.
Chiaramente la prestazione dell'arbitro di Torre Annunziata è sufficiente. Però spesso mi ha lasciato perplesso e, secondo me, ha destato dubbi anche a qualche giocatore in campo (oltre che ad un costante furioso - e maleducato - Sarri).
Perché? Perché ha provato ad inizio gara ad adottare un metro molto permissivo cercando di lasciar giocare il più possibile. Apprezzabile.
Già dopo il quarto d'ora però iniziano ad esserci pestoni e falli "sistematici" in mezzo al campo. Arrivano i giusti cartellini gialli a Paquetà e Bennacer. C'è anche un fallo di Danilo simile a quello dell'algerino rossonero, cambia giustamente il provvedimento disciplinare per l'evidente ritardo con pallone lontano con cui arriva Bennacer rispetto al fallo del brasiliano.
Lui è sempre molto vicino l'azione e questo gli permette di nascondere alcune sue incoerenze sulle palle alte (sgomitate senza violenza tra Bonucci - Ibrahimovic; Kessiè - Rabiot ed altre coppie) dove a volte fischia altre no senza quindi far comprendere il metro di giudizio.
Andiamo sugli episodi.
Al minuto 55 Guida fischia un fallo di mano di Rebic in attacco nel tentativo di colpire il pallone verso la rete.
Prima nota: Rebic protesta (non mi sembra nulla di eclatante) e l'arbitro lo ammonisce. Scelta discutibile che può essere giustificata solo dall'eccessiva vicinanza dell'attaccante rossonero nei confronti di Guida. In una partita tutto sommato molto tranquilla avrei gradito un esplicito richiamo verbale nei confronti del croato.
Seconda nota: il Var Giacomelli (bene in questo frangente) richiama Guida, che va a rivedere le azioni al monitor mentre Sarri urla: << Ma cosa cazzo vedete...Questo non è più calcio!>>
Il pallone in effetti è stato colpito con il petto da Rebic (quindi giustificate le proteste) e con il braccio da Bonucci.
A differenza di molti altri rigori per fallo di mano questo è molto più convincente: Bonucci muove, anche con anticipo, il braccio allargando visibilmente il volume, salvo poi ritirarlo; troppo tardi. Rigore giusto. Anche il giallo è corretto perché ha interrotto un tiro verso lo specchio della porta.
Al minuto 66 Guida applica giustamente il vantaggio e Leao va a segnare la rete del 3 a 2. Rugani aveva bloccato Rebic, avrei gradito comunque un giallo dopo la segnatura della rete.
Al minuto 73 su una giusta ammonizione nei confronti di Conti, in un San Siro vuoto echeggia la voce di Sarri che - ancora - urla per protestare su non si sa cosa.
Alla fine Guida, come detto, porta a casa la partita. Esente da colpe nell'occasione del rigore rimane pur sempre una situazione in cui commette un errore: ha visto una cosa che non è accaduta, per un arbitro è sempre peggio vedere qualcosa che non c'è stato invece di non vedere una cosa che c'è stata.
Resta il fatto che ormai da Guida alla brillantezza in termini di personalità, ampiamente acquisita, ci aspettiamo e pretendiamo sempre di più perfezione a livello tecnico.
Questa sera non c'è stata ma va benissimo così, ha pur sempre "solo" 39 anni.
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