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  • Immagine del redattore@VarBasten93

Maresca, quando un'interpretazione sbagliata può compromettere tutto.

Aggiornamento: 11 apr 2021

Il Milan aveva lasciato l'arbitro Maresca a Gennaio, nella gara casalinga contro il Torino.

Non arbitrò benissimo, anche se con l'aiuto del VAR andò tutto bene.


Maresca in questa stagione è partito molto male, l'ultimo periodo sembra essere quello del riscatto e la designazione per Parma-Milan preceduta da altre due gare in Serie A, comunque di rilievo (Lazio e Fiorentina in trasferta), lo dimostrano.




Tutta la gara ruota intorno l'episodio chiave: l'espulsione di Ibrahimovic.


E' evidente che lo svedese non abbia insultato in modo esplicito il direttore di gara ed è ugualmente chiaro che tra i due ci sia stata una discussione abbastanza prolungata.



La situazione va scomposta in due aspetti:

1) Perché permettere ad un calciatore di commentare (protestare) per così tanto tempo un episodio e poi procedere all'espulsione per una frase detta a distanza, senza evidenza e senza atteggiamenti clamorosi?!

Una gara per un arbitro va sempre valutata sotto gli aspetti tecnici, atletici e comportamentali.

La prevenzione è condizione necessaria per una prova sufficiente.

In questo caso Maresca avrebbe dovuto affrontare Ibrahimovic, chiedendoli di smettere immediatamente, altrimenti avrebbe provveduto ad ammonirlo.

L'arbitro avrebbe dimostrato personalità e sopratutto avrebbe dato un chiaro segnale a tutti i calciatori in campo.


2) Se Maresca ha estratto il cartellino rosso non si può parlare di permalosità o altri aspetti (la malafede non viene presa neanche in considerazione).

L'espulsione segue assolutamente il fatto che Ibrahimovic è stato chiaramente (e gravemente) offensivo nei confronti dell'arbitro oppure, come sembra essere, il direttore di gara ha clamorosamente compreso una frase "Sei un bastardo eh!" diversa da quella pronunciata:"Sembra strano eh...".


Come si evince dal video nel tweet di seguito, il cartellino rosso viene estratto immediatamente dopo questa frase.



Se così fosse, probabilmente la giustizia sportiva dovrebbe poter prevedere un modo per sanare la posizione dello svedese e se questo non fosse possibile allora i problemi fuori dal campo restano ancora più gravi di quelli sul terreno di gioco.


Il fraintendimento di Maresca è gravissimo ma purtroppo può capitare.

Un atleta (l'arbitro) in campo ha i suoi momenti di stress fisico e psicologico che possono portare anche a scivoloni del genere.


Se fosse confermato l'errore di Maresca, purtroppo la sua prestazione resterebbe gravemente insufficiente.


Vale sempre e comunque la regola per cui un evento che accade ma non viene sanzionato è meno grave di un evento che non accade ma viene sanzionato.



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