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  • Immagine del redattore@VarBasten93

Pasqua, ringrazia il VAR ma va avanti.

Fabrizio Pasqua appartiene alla Sezione Arbitri di Tivoli quindi anche se nato a Nocera Inferiore non ci sono motivi per cui non dovrebbe arbitrare il Napoli (tra l'altro per la terza volta in stagione in Serie A).


La prestazione è globalmente insufficiente per un unico evidente motivo: il direttore di gara non è mai riuscito ad imporsi sui giocatori e nonostante abbia iniziato bene a livello comportamentale e di gestione disciplinare (soprattutto con Pioli e Gattuso da subito molto vivaci), la gara è terminata con proteste da ogni dove.

Il grado di accettazione è sceso ai minimi termini e le proteste sono arrivate da tutte e due le componenti che si affrontavano.

La causa di questo si riconduce immediatamente a episodi dubbi nella quale la squadra arbitrale non è riuscita a dimostrare sicurezza nelle decisioni prese.

Questa incertezza porta sempre confusione in campo e in panchina che spesso si trasforma in proteste eclatanti senza motivazioni all'origine (leggi richiesta espulsione di Theo Hernandez da parte dei partenopei su un normalissimo fallo da ammonizione) o proteste oltre ogni limite razionale (leggi Rebic che "decide di farsi espellere insultando l'arbitro").




Al minuto 69 al limite dell'area napoletana, Theo Hernandez in fase offensiva viene colpito in modo "grave" da Di Lorenzo.



La pericolosità è tale da far scattare in modo automatico il cartellino giallo.

L'espulsione non sarebbe stata una scelta incomprensibile però non sono netti quegli elementi che determinano la definizione di Grave Fallo di Gioco o Vigoria Sproporzionata.


Pierluigi Collina era solito dire:" 'unico obiettivo dell'arbitro in campo è garantire l'incolumità fisica dei calciatori".

Ebbene in questo caso questo non è avvenuto e secondo questa filosofia il terzino napoletano sarebbe da espellere: Theo non si fa molto male solo per una buona dose di fortuna.

Non convince il silenzio del VAR: nel corso della stagione si sono rivisiti richiami al VAR per OFR (On Field Review) anche per molto meno.

Si pensi a Tonali a Benevento, espulso per un intervento meno "pericoloso" per l'incolumità dell'avversario. L'arbitro di quella gara era proprio Pasqua...


Al minuto 85 il chiacchierato contatto Bakayoko - Theo Hernandez.

In questo caso la scelta di Pasqua sembra essere in linea con il metro adottato nella gara: seppur vero che il terzino rossonero viene toccato e il centrocampista del Napoli non prende mail il pallone è anche vero che il contatto non è nettissimo.

La scelta di proseguire senza fischiare e condivisibile.


Cosa però non è ammissibile? Il grave errore è il fatto che lui abbia indicato un contatto sul pallone da parte di Bakayoko: questo porta il VAR Mazzoleni a pensare che l'arbitro in campo abbia visto proprio qualcos'altro e quindi lo invita ad una revisione al VAR.

Al monitor 9 arbitri su 10 assegnano il calcio di rigore.

Questo avviene perché ormai in uno schermo si perde tutto quello che il campo propone immediatamente, il fotogramma è una certificazione per il contatto falloso.

Una procedura più vicina alla moviola che all'utilizzo genuino dello strumento.

Pasqua decide di imporsi e di ribadire che il contatto seppur esistente non è abbastanza netto per definirlo falloso.

Scelta coraggiosa, apprezzabile ma che allora ci dovremmo aspettare più spesso.


Soprattutto ora che ci si sta aprendo ad un dialogo con l'AIA si dovrebbe comprendere se effettivamente questa scelta dell'arbitro sia stata ritenuta corretta o meno.

Senza questa trasparenza sarà sempre difficile valutare la prestazione di una squadra arbitrale e si continuerà a parlare troppo facendo anche troppa confusione.


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