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Maresca non brilla, il VAR è perfetto

  • Immagine del redattore: @VarBasten93
    @VarBasten93
  • 10 gen 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Le aspettative su Fabio Maresca, arbitro napoletano che calpesta manti erbosi di Serie A dal 2014, sono sempre molto alte per i dirigenti AIA meno per gli addetti ai lavori e al pubblico.

Questo perché dopo gli ottimi esordi in giovane età ultimamente il percorso dell'arbitro campano è paragonabile alle montagne russe: quando c'é in campo lui a dirigere la gara si può assistere ad una performance impeccabile o ricca di sbavature.

In Milan-Torino Maresca non ha brillato e ha lasciato spazio a critiche per parecchie sbavature.



Maresca è sempre sembrato poco aperto al dialogo con i calciatori in campo. In Milan-Torino invece bisogna riconoscere un'importante predisposizione del direttore di gara a spiegare le sue decisioni (effettivamente poco chiare e standard, specie nel cambio di valutazione posteriore all'utilizzo dello strumento VAR).

Questo atteggiamento, assolutamente apprezzabile, è comunque rischioso: l'arbitro in campo deve sempre mantenere le distanze e far emergere la sua autorevolezza senza sfociare nell'essere autoritario. Il problema a mostrarsi "amico" dei calciatori (basti pensare agli scambi ravvicinati con tanto di batti-cinque e/o mani appoggiate sulle spalle con i vari giocatori del Torino - il Capitano Belotti e il mediano Rincon su tutti -) è che questo dà poi motivo di poter "dar voce" ai propri pareri ad ogni fischio.

Effettivamente la vicinanza di calciatori sia del Milan che del Torino in seguito ad ogni fischio dell'arbitro nella partita è stato crescente fino ad evitare eccessivo negli ultimi 20 minuti dell'incontro.


Prima degli episodi "critici" bisogna soffermarsi su quelle che sono state le sbavature più gravi dell'incontro a livello didattico e che meglio sintetizzano la prestazione di Maresca: nonostante apparentemente ben preparato evidentemente poco lucido (tranquillo?!) e soprattutto molto istintivo e precipitoso.


Nel 1 tempo fischia con immediatezza un fallo di Romagnoli, corretta la decisione ma sbagliato il timing in quanto bastava essere un po' meno precipitosi e comprendere che la pericolosità dell'azione non si fosse completamente esaurita, anzi andava aumentando.



Da questa immagine ( grazie a Luca Marelli per il suo lavoro - forse unico in completezza ed esattezza dei contenuti - ) si nota come effettivamente Maresca sia abbastanza "sul pezzo" ma si perde purtroppo la visione di ciò che può ancora succedere.


Il pallone arriva a Bremer che impatta (psicologicamente infastidito dal fischio?!) e non centra la porta.

Qui la questione è il danno incredibile che avrebbe apportato al Torino in caso di segnatura della rete. Sarebbe stata annullata e praticamente impossibile da farsi perdonare.


Nel 2 tempo Leao lanciato verso l'attacco della porta del Torino viene contrastato con un tentativo di intervento.

L'attaccante rossonero per evitare il contatto salta l'avversario che quindi non lo colpisce e cade. Questo è comunque un fallo. L'ammonizione per simulazione è completamente sbagliata, cosa avrebbe dovuto fare Leao? Farsi colpire in pieno e rischiare la propria incolumità?! Al massimo sarebbe stata comprensibile (anche se comunque errata) la scelta di non fischiare nulla, ovvero nessun fallo da parte del difensore e nessun comportamento antisportivo da parte dell'attaccante portoghese.



Anche qui Maresca è in buona posizione ma evidentemente non al 100% concentrato, motivo per cui cade in un errore grossolano.

Quello che ha detto Mr Pioli sul non ammonire per simulazione a centrocampo non è assolutamente giusto: la simulazione, quando c'è, va punita con cartellino giallo in ogni punto del terreno di gioco non solo in area di rigore, anzi ancor più bella quando viene punita lontana dall'area di rigore perché dimostra un'adesione al regolamento ancor più completa.

A proposito di Pioli, nonostante motivate le lamentele ad inizio gara, la gestione del Mr da parte di Maresca è stata perfetta: al minuto 14 del 1 tempo richiamato, circa 10 minuti dopo ammonito. Risultato: Pioli non ha più protestato.


Per quanto riguarda i due rigori dei quali uno aggiunto e uno eliminato con il Var, bisogna riconoscere che le situazioni non erano affatto banali ma l'arbitro napoletano le ha entrambe sbagliate; eccelsa invece la prestazione del Var Guida che "aiuta" e corregge le decisioni prese in campo dal direttore di gara.


Nel 1 tempo Diaz viene atterrato da Belotti, qui Maresca incolpevole era completamente coperto e quindi non aveva possibilità di vedere e valutare l'accaduto, motivo per cui la call del Var è corretta “episodio importante non visto” (serious missed incidents).


Maresca al Var ci mette circa un minuto e 30 secondi per prendere la decisione; proprio perché probabilmente vedeva il tutto chiaramente per la prima volta.


Nel 2 tempo ancora una volta deve prendere una decisione, qui addirittura ribaltare quella presa in campo proprio per ammettere che effettivamente da parte di Tonali non c'era un comportamento scorretto.



Qui è più grave l'errore di Maresca, anche se in campo spesso si viene ingannati da questi accadimenti. La gamba non allargata e la genuina corsa di Tonali avrebbe dovuto aiutare Maresca nella corretta valutazione invece il direttore di gara ancora una volta pecca di troppa impulsività e poca lucidità. A volte anche un secondo di riflessione in più aiutano.


Ancora bravissimo Guida nel richiamare Maresca per un Chiaro ed evidente Errore.



Non una stagione ottima per il napoletano che però sa che può fare di più, le doti tecniche, atletiche e la buona personalità non si discutono dovrà lavorare molto sull'aspetto mentale; non appare sereno evidentemente costantemente sotto giudizio.

Da quel Roma-Milan dove non diede un netto rigore a Suso e si perse clamorosamente una seconda ammonizione per un giallorosso non sembra ancora essersi completamente ripreso.

Per sua fortuna gode di estrema fiducia ed ha "solo" 39 anni.



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