di LM
Ci era mancato. Dopo la “guerra” del 2017, ci è sempre rimasto vicino. A volte sornione, a volte sibillino. Ce lo ritroviamo davanti, ancora una volta. Questa volta, forse, non si arriverà allo scontro, tuttavia, non sarà così semplice. Con Mino Raiola non lo è mai.
Sembrava tutto fatto: Ibrahimovic rinnova per un altro anno. In realtà, da ciò che si apprende, le parti non sarebbero lontane ma, giusto per non annoiarsi, il caro vecchio Mino prende tempo. In questa fase, ogni giorno può essere quello buono, per l’annuncio del rinnovo o, ipotesi più remota, lo stop totale dei negoziati. Si mormorava che, all’inizio di questa settimana, poteva arrivare la fumata bianca. È arrivata, di contro, una doccia “freddina”. Dinanzi alla proposta, avanzata dal Milan, di un prolungamento annuale a 5 milioni più bonus, Raiola avrebbe replicato con una richiesta “delle sue”: 7 milioni netti, nessun bonus. Che dire, è il Raiola che conosciamo. Se un po’ ci ha insegnato qualcosa, le sue prime richieste, verosimilmente, sono più mediatiche che contrattuali.
Il Milan offre 5, lui chiede 7. Pare chiaro che, la cifra desiderata, si aggiri intorno ai 6. In sostanza, si tratta dell’importo chiesto già da giugno, da prima che ricominciasse il campionato, quando Zlatan disse a Gazidis: “Questo non è il mio Milan”. Lo hanno già dimenticato in molti. Niente di cui stupirsi: due mesi fa, i riflettori erano tutti per Rangnick. La richiesta di Zlatan, in quel contesto, venne letta come una “provocazione”, data la non compatibilità con il progetto tedesco. Nel 2017, quando si trattò il rinnovo di Donnarumma, il Milan offriva 4 milioni, Raiola ne chiedeva 9. Si chiuse a 6. Meglio dire 7, considerando l’ingaggio del fratello Antonio. È probabile quindi, come anticipato poc’anzi, che anche con Ibra l’accordo si trovi a metà strada. Il Milan ha bisogno di Ibra, quasi quanto lo svedese abbia bisogno del Diavolo. Zlatan, neanche a dirlo, sa di essere ancora un giocatore determinante. Il campo gli ha dato ragione; la sua forma fisica, nonostante qualche stop, è ancora invidiabile in rapporto alla sua età. Fuori dal Milan, però, i palcoscenici per Zlatan sono pochi: Bologna, Hammarby e Monza.
Oltre a trattarsi, con tutto il rispetto, di piazze poco attraenti per Ibra, parliamo di club che, nelle loro possibilità, a stento offrirebbero 1/3 di quanto offre il Milan. Dunque, a breve dovrebbe arrivare la svolta, in un senso o nell’altro. Mancano 5 giorni al raduno. È fondamentale per i rossoneri, per la loro programmazione, avere una risposta definitiva per quella data. La sensazione, date le motivazioni citate e, la volontà bilaterale di proseguire insieme, è che un accordo si troverà. O ai 6 milioni auspicati da Raiola, o ai 5 offerti dal Diavolo. Vedremo.
La questione è un’altra: dopo il rinnovo di Ibra, che accadrà nelle altre trattative? Donnarumma su tutte ma, altrettanto importante, il rinnovo di Romagnoli. Il prolungamento del capitano, al momento, è in standby. Il suo contratto scade nel 2022, dunque, il Milan aspetterà la prossima stagione, prima di avviare le trattative. Non sarà facile. Sarà un altro test importante, e il club non dovrà fallire. Pertanto, in attesa di poter gioire del rinnovo di Zlatan, il tifoso milanista farà bene a tenersi pronto. Il meglio, o il peggio, deve ancora venire e, tocca dirlo: dai negoziati con Raiola, passerà molto delle ambizioni future del club.
A piccoli passi, iniziano a muoversi i tasselli di mercato del Milan. La dirigenza, dopo un confronto più complesso del previsto, ha ceduto Ricardo Rodriguez al Torino, per 3 milioni di euro più bonus. I rossoneri, stando alle ultime notizie, sarebbero molto vicini al ritorno di Bakayoko. Il francese, voglioso di tornare, avrebbe già dato l’ok al Milan. Ora è entrata nel vivo la trattativa con il Chelsea. I blues, in merito ad un prestito con obbligo di riscatto, vorrebbero incassare 25 milioni totali. Il Milan non va oltre i 20. Non è molta la distanza e, da ambo le parti, c’è la volontà di chiudere. Ebbene, il mediano ex Monaco, sarebbe il primo rinforzo di spessore, dopo le due operazioni Youth Kalulu e Roback.
La linea del mercato, è stata ribadita dal tecnico Stefano Pioli, nel corso di un’intervista al Premium Sponsor del Milan Skrill: “Il Milan non ha bisogno di molti nuovi acquisti, abbiamo bisogno di pochi rinforzi, ma nelle posizioni giuste. Sono sicuro che il club saprà trovare le giuste soluzioni. Sono in contatto con l’AD Ivan Gazidis, con Paolo Maldini e Frederic Massara. Insieme faremo del nostro meglio per migliorare questa squadra”.
Il mister sottolinea ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluta concentrazione del club, volta ad un mercato silenzioso ma intelligente. Un mercato che, senza fuochi d’artificio, sappia dare quell’upgrade, di cui, necessita la squadra.
Un mercato che, dopo tanta attesa, sta per entrare nel vivo. Lo testimoniano i vari summit di Casa Milan, da quello di lunedì tra Maldini, Massara e Gazidis, a quello della giornata di ieri, con gli agenti Sommella e Petralito.
Il Milan si muove, per dare a Pioli la squadra che necessità, Raiola permettendo. Sono convinto che non ci annoieremo.
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