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Il tempo stringe e il mercato si scalda. Hauge addio fastidioso ma logico

di Luigi Matta

17 giorni. Ecco quanto manca all'inizio ufficiale del prossimo campionato di Serie A. 18 per il Milan che scenderà in campo per ultimo nel Monday Night della prima giornata contro la Sampdoria. Il telefono di Maldini e Massara è rovente e in questa fase, più che mai, ogni tassello del puzzle si muove in modo meticoloso e attento, al fine di mantenere un perfetto equilibrio tra miglioramento tecnico della rosa e sostenibilità economica.


In un mercato di stallo (vedi Juventus e Napoli) e di grandi sacrifici (vedi Inter), i rossoneri hanno investito quasi 60 milioni di euro nelle prime fasi della sessione, affinché si finalizzassero i riscatti dei giocatori in prestito più importanti, nonché l'ingaggio del portiere e di un centravanti di esperienza e gol.


Ora, arriva il momento della riflessione. Quello in cui, neanche a dirlo, ogni sussulto può aprire uno spiraglio. 'I minuti finali', come in una partita in cui saltano gli schemi e le squadre si allungano dovendo mantenere la massima attenzione. Il tempo stringe e il Milan ha ancora diversi accorgimenti da apportare al proprio roster.


Dal trequartista al centrocampista, dall'esterno mancino al centravanti giovani e, perchè no, un rinforzo in difesa che possa allungare il reparto. Difficile immaginare se, tutte queste necessità, verranno colmate nel corso di questa sessione di mercato ma è innegabile che alcuni colpi sono fondamentali per l'assetto tattico di Stefano Pioli.


Non solo le operazioni in entrata ma anche quelle in uscita. Dal possibile prestito di Caldara al Venezia all'imminente addio di Hauge all'Eintracht Francoforte, passando per le situazioni delicate di esuberi come Andrea Conti. Proprio la cessione del giovane norvegese in Germania - per circa 12 milioni di euro stando a quanto riferito dai più - ha fatto storcere il naso a molti.


Dopo appena una stagione, contraddistinta da 5 reti e 1 assist in 24 presenze complessive, l'ex Bodø/Glimt è pronto ad abbandonare Milano. Presentato sotto la veste del giovane talentino targato 'progetto Elliott', Hauge ha prima sfoggiato lampi di talento, poi è pian piano uscito dai radar fino ad essere prossimo alla cessione. Qualcuno teme un altro 'rimpianto' di cui si dovrà parlare in futuro ma, la sua cessione, è più logica di quanto si pensi.


Il Milan ha bisogno di incassare per ultimare gli ultimi accorgimenti della rosa. Ovviamente, la maggiore possibilità di riscuotere fondi per andare all'inseguimento dei nuovi innesti proviene dai giocatori più futuribili. In questo momento, dei 27 giocatori attualmente in rosa, sono ben 9 gli Under-22 di proprietà più Brahim Diaz in prestito biennale. I più 'preziosi' sono Tonali, Saelemaekers e Rafael Leao. La dirigenza rossonera ha fatto una scelta precisa, valutando ciò che serve per crescere nell'immediato, mantenendo una base pronta a migliorare nel tempo.


Maldini crede molto in Leao, in virtù anche della cifra spesa per il suo ingaggio (quasi 30 milioni, ndr) e dei momenti delle ultime due stagioni in cui il portoghese ha saputo rendersi importante al fianco di Ibrahimovic. Stesso ragionamento per Tonali e Saelemeakers, due giovani su cui il Milan ha investito molto in termini di fiducia, anche di soldi nel caso di Tonali, considerato fondamentale per il futuro del centrocampo. L'unico giocatore che non ha saputo inserirsi con frequenza è stato proprio Hauge, esplosivo nella prima parte di stagione, desaparecido nella seconda anche quando i rossoneri erano nel pieno dell'emergenza infortuni, in un reparto dove la concorrenza era molta.


Hauge può senz'altro sbocciare altrove ma, quello che conta, è ovviamente rendere il Milan più competitivo ora. Leao, al netto dei cali e dei noti svarioni di atteggiamento, ha delle doti spaventose e ha dimostrato di poter essere un'arma importante già da subito, sia come titolare che alternativa. Hauge no. E se Hauge è il sacrificio per sbloccare delle operazioni volte alla crescita del Milan, così sia. Con buona pace di tutti e con tanti auspici di una grande carriera al giovane norvegese.

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