di LM
Sotto sotto ce lo sentivamo tutti. Trovare qualche temerario che, prima di Milan-Cagliari, fosse sereno del successo era cosa assai rara. Un po' perché siamo tutti scaramantici, specialmente considerando quello che ci stiamo giocando e che attendiamo da sette interminabili anni, un po' perché le passate esperienze ci avevano 'preparato'. Milan-Cagliari sembrava scritta. Noi con un'occasione colossale, i nostri avversari reduci da un pomeriggio di brindisi per la salvezza. Rendere Atalanta-Milan rilevante solo per i residui obiettivi di classifica, al netto di qualche milioncino di premi in più che balla. Era tutto così "perfetto". Tutto troppo bello per essere vero. Tutto così semplice e, infatti, le cose semplici non sono da Milan che vive di momenti di ansia pura.
Occasione sprecata, monumentale, enorme. Potremmo pagarla cara, ma davvero cara. La triste verità, purtroppo, è che il Cagliari è uno dei tanti errori. Con 2 punti in più oggi saremmo qui a festeggiare. A fantasticare sugli avversari terribili che troveremmo nel girone. A parlare di mercato, introiti, ranking storico. Invece, il popolo milanista è appeso ad un filo. Sottilissimo. Sotto questo filo un burrone che, qualora ci precipitassimo sarebbe dolorosissimo. Sarebbero bastati 2 punti in più con il Cagliari. O 2 in più con l'Udinese, o 2 in più con la Sampdoria, o 3 in più col Sassuolo, anche uno. A onor del vero, tocca anche dire che sarebbe bastata anche più attenzione sabato in Juventus-Inter, in merito a certe discutibili scelte. Ma pazienza...
Sarebbero bastati. Ora ne servono 3 contro l'Atalanta. Contro di loro, la bestia nera del Milan di Pioli. Coloro che hanno reso grigio il nostro Natale 2019. Coloro che hanno aperto la prima crepa nei nostri sogni scudetto. Coloro che, adesso, possono spazzare via anche i sogni Champions. Una guerra spirituale contro i demoni, se vogliamo rifarci alla cultura cinese. Il Milan ora è chiamato davvero a fare il Milan, trovandosi - a grandi linee - nella stessa situazione in cui versava prima del match contro la Juventus. Dato per spacciato. Senza speranze, aggrappato più ai demeriti di altri che ai meriti propri.
E così, in preda alla disperata voglia di tornare in Champions, la vox populi rossonera invoca un atteggiamento 'poco competitivo' da parte dell'Atalanta. Più comunemente noto come: scansarsi. Altri sperano in una prestazione maiuscola del Bologna contro la Juventus o del Verona contro il Napoli. Ma forse, come sembrava scritto il pareggio contro il Cagliari, è scritto che il Milan debba per forza passare da quell'avversario, da quella città, per tornare dove può muovere i primi passi verso un rilancio totale. E allora l'Atalanta venga a fare l'Atalanta, com'è giusto che sia. Sia il Milan a fare il Milan.
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