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Immagine del redattore@VarBasten93

Pairetto, tanta serenità e troppa trasparenza


In pochi lo conoscono, in molti lo criticano.

Per il nome, per il lavoro di alcuni parenti...Eccetera, eccetera...


Lo ammetto: fisicamente non si presenta bene, sia per la postura sia per lo sguardo poco cattivo e autoritario.

Non è un problema, un arbitro deve essere autorevole e non autoritario ed inoltre deve aggredire e domare la partita non deve essere cattivo con tutti a prescindere.


In Sassuolo-Milan, Pairetto ha controllato con molta scioltezza la gara, gestendo le situazioni tecniche-disciplinari in modo pragmatico e scolastico, praticamente non emergono errori.


 

Al minuto 4 del 1 tempo non fischia un fallo ai danni di Berardi, riparte il contropiede del Milan ma interrompe tutto. L'assistente ufficiale l'ha richiamato segnalando il fallo.

Questa situazione è molto scomoda, non è il massimo iniziare la gara e "farsi correggere" dall'assistente. Per di più con tempistiche sbagliate che accentuano l'errore. La colpa è attribuibile più alla poca reattività dell'assistente che avendo fatto passare troppo tempo (3 secondi) poteva a quel punto lasciar stare.


Al minuto 36 del 1 tempo a proposito di reattività, Pairetto aspetta un po' troppo per fischiare un fallo di Ibrahimovic. Lo svedese, esperto in tutto, non lo perdona e lo rimprovera di aver aspettato le proteste degli avversari : << Fischi dopo che urlano! >>.

In una gara una situazione del genere può accadere al massimo una o due volte, dopodiché si perde la credibilità. Pairetto ha peccato in questo solo in questa situazione.


Al contrario nel caso della doppia ammonizione a fine 1 tempo, minuto 51, è stato fin troppo reattivo e veloce arrivando con il secondo cartellino giallo e il cartellino rosso entrambi in mano con il povero Bourabia ancora a terra dolorante.


Il momento topico della gara, ovvero il rigore per il Sassuolo, l'ha vissuto a modo suo.

Serenità, concentrazione e tanta trasparenza.


In campo aspettando una chiamata per On Field Review assicura continuamente tutti i calciatori : << State sereni, se c'è mano mi chiamano >>.


Viene giustamente richiamato, va al monitor ed inizia un siparietto con VAR e AVAR che non so se definire simpatico o pericolosissimo:

  • << Ragazzi, fatemi vedere la dinamica per favore>>

  • << Posso avere un'immagine più larga ? >>

  • << Piano con le immagini, altrimenti non capisco niente >>

  • << Niente, non vedo niente >>

  • << E' il braccio sinistro? >>

  • << Daniele (riferito a Chiffi), il tuo pensiero? >>


Ebbene, molti spunti di riflessione.

1 - Il prossimo che dice che arbitrare con il Var è molto più semplice, è pregato di ripensarci.

2 - Nel dialogo emerge la differenza tra moviola (ricerca dello zoom) e arbitraggio (ricerca della logica e della dinamica dell'azione).

3 - Ma se la decisione finale fosse stata sbagliata, la scelta di Pairetto di chiedere un'opinione a Chiffi come sarebbe stata giudicata? Siamo ancora sicuri che agli arbitri in campo piace fare i protagonisti e prendere e/o stravolgere le decisioni? Siamo sicuri che un arbitro meno esperto non si permette di dare la sua idea ad un arbitro più esperto?



Ultima riflessione: ma se il fallo di mano è sempre stato così semplice da valutare e il regolamento e la sua applicazione non sono cambiati nell'ultimo anno, come è possibile che il Var Chiffi abbia impiegato più di 2 minuti a richiamare Pairetto se già dal primo replay era palese il "bagher pallovistico" di Calhanoglu? E perchè anche Pairetto ha impiegato così tanto a decretare il calcio di rigore?



O siamo di fronte ad una squadra arbitrale molto lenta, oppure non è vero che per quanto riguarda l'applicazione del regolamento ambito fallo di mano in area di rigore non sia cambiato nulla...




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