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Perdere il derby deve far arrabbiare, ma non deve far dimenticare

di LM

Ci avevamo sperato, peccato. Il derby lo vince l'Inter e lo vince in maniera netta: 3-0 sotto i colpi di Lautaro e Lukaku, tra le leggerezze di un Milan che, seppur migliore di quello visto nelle ultime uscite, non trova la giusta mentalità in un match decisivo per la stagione. Tante attenuanti, giuste e da considerare: tenuta fisica, momento di calo, aver giocato appena tre giorni prima. Attenuanti, ma non alibi. Il Milan non ha letto bene le trame dello scontro con i cugini e, sciaguratamente, perde in malo modo. Come prevedibile, se perdere con lo Spezia e pareggiare con la Stella Rossa aveva aumentato i malumori, perdere rovinosamente contro l'Inter ha fatto esplodere un vero e proprio dissenso che, come prevedibile, getta una cortina di fumo su quanto è stata in grado di costruire questa squadra tra il 2020 e l'inizio di 2021. Normale, viene meno la componente della ragione, emerge quella passionale.


A dire il vero, il risultato del derby è troppo penalizzante per quanto fatto vedere dal Milan ma, in tal senso, occorre complimentarsi con l'Inter e con Antonio Conte. I nerazzurri, rispetto al match dell'andata, hanno ridotto la ricerca spasmodica dello scontro fisico, unitamente alla caccia al tiro verso la porta, calandosi nella parte della big che sa bene quando colpire. Il Milan parte male e, dopo cinque minuti, Lautaro Martinez sblocca già la Stracittadina. I rossoneri, dopo una fase di scoramento causata dall'avvio shock, riprendono il ritmo e, sul finire del primo tempo e l'inizio della seconda frazione, tornano ad offrire quella parvenza di squadra dinamica che tutti avevamo ammirato. Sulla strada del Milan, però, c'è un super Handanovic e, soprattutto, c'è un'Inter molto più matura che, stavolta, non vuole uscire dal campo col risultato negativo e le statistiche a favore. I nerazzurri leggono il momento propizio per il Milan e, approfittando degli errori difensivi della squadra di Pioli, colpiscono di nuovo, e di nuovo ancora.


Il Milan scivola a -4 e, adesso, dopo una fase di campionato contraddistinta dal sogno scudetto, ora i rossoneri tornano alla realtà, o meglio, tornano agli obiettivi imprescindibili: tornare in Champions League su tutti. Domenica sera, la sfida con la Roma, assume ancora più valore di quanto non ne avesse il Derby della Madonnina. Intanto stasera c'è il ritorno contro la Stella Rossa per i sedicesimi di Europa League. Altro appuntamento da non fallire dopo il 2-2 dell'andata.


Come anticipato, la sconfitta contro l'Inter ha portato al tanto temuto disfattismo isterico post-sconfitte. Dunque il pessimo inizio di 2021, a quanto pare, ha fatto dimenticare i 17 punti in più conquistati rispetto alla scorsa stagione. Ha fatto dimenticare che, nonostante tutto, l'inizio di campionato del Milan è stato il migliore dalla stagione 2003/04. Per uno scherzo del destino, anche l'anno scorso il derby era alla quarta del girone, di conseguenza alla 23esima di campionato. Anche allora ha vinto l'Inter. Peccato che, alla 23esima della stagione 2019/20, il Milan era in ottava posizione a -22 punti dall'Inter e dalla Juventus appaiate in testa. Oggi l'Inter è a +4 e la Juventus, con una partita in meno, è a -4. Giusto ricordare dov'eravamo 10 giorni fa. Però non dimentichiamoci anche dov'eravamo a febbraio del 2020. Altrimenti, non solo è inutile sognare, è inutile anche seguire un progetto ed un percorso che, ad oggi, restano ancora straordinari.

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