top of page
  • Immagine del redattore@VarBasten93

Irrati male, Rizzoli malissimo.

Massimiliano Irrati della Sezione di Pistoia è il miglior "varista" al mondo.

Presente in ruolo Var proprio in Milan - Lazio di questa stagione.


Sulle qualità tecniche eccelse dell'arbitro non si può dir nulla.

Oggi però un arbitro è innanzitutto un atleta e a tal proposito lascia quantomeno dei dubbi la scelta di Rizzoli di designarlo per il big match di giornata a discapito di altri colleghi più costanti e frequentemente utilizzati.

Per concludere l'analisi Irrati quest'anno, prima di Milan - Juventus, vantava "solo" 4 presenze ovvero la metà rispetto alle 8 presenze raggiungibili dai più performanti e continui fischietti della Serie A (Marco Di Bello). Se vogliamo dirla tutta, in Serie A non veniva utilizzato da più di un mese (era il lontano 28 Novembre) e nelle poche gare non spiccano designazioni di spessore oltre proprio all'ultima apparizione in Sassuolo - Inter.


Morale della favola: puoi essere anche il più bravo, ma la compagine arbitrale è composta da atleti che meritano la titolarità (tra l'altro nelle partite di spicco) solo a seguito di continuità atletica e affidabilità tecnica, per un motivo o per un altro Irrati così non si presentava.




Le attese non erano delle migliori e purtroppo il fischietto 41enne di Pistoia le ha confermate.

Pronti via e il suo metro e il suo giudizio vengono messi in discussione: Theo Hernandez entra in modo imprudente sui suoi avversari sulla fascia almeno due volte, si può condividere la scelta di non ammonire (anche se non regolamentare) ma dov è la prevenzione e il dialogo con i calciatori per far capire che questo non è il giusto modo di continuare? Da nessuna parte...Motivo per cui passano alcuni istanti e il terzino rossonero viene colpito da una ginocchiata da un avversario juventino.


Nel 1 tempo l'errore sul gol del Milan è gravissimo: scelta difficilmente comprensibile per la dinamica, è chiaro l'intervento sulla schiena (e non sulle spalle) da parte di Calhanoglu su Rabiot. Da qui scaturisce il pareggio rossonero dove il VAR Orsato non ha mezzi per intervenire (giustamente da protocollo).




Irrati riconosce subito di aver commesso un grave errore al quale non può rimediare, unica cosa che fa (apprezzabile tra l'altro) è dare coerenza alla scelta presa e da lì in poi accentuare la sua determinazione nel fischiare solo i falli nettissimi e lasciar correre nei contrasti di gioco al limite della regolarità.


Nel 2 Tempo un errore ancor più grave oltre che per peso specifico sull'incontro proprio sulla tecnica e la didattica arbitrale: il mancato secondo giallo a Bentancur. Una situazione ancor più chiara e limpida del primo errore, tutti si aspettavano il provvedimento disciplinare. Irrati giustamente concede il vantaggio, a fine azione però inspiegabilmente non va ad ammonire per la seconda volta il centrocampista juventino.



L'intervento del VAR è da escludere perché trattasi di ammonizione e non espulsione.

Non si può esser certi ma probabilmente il IV Uomo Doveri non ha parlato perché da Briefing pre-gara tra la squadra arbitrale si è deciso di intervenire solo su richiesta del direttore di gara in campo.


Meno grave, anzi non decifrabile come errore il mancato rigore in favore del Milan per il colpo di Rabiot sulla gamba di Brahim Diaz nel finale a recupero inoltrato. E' un fallo che si dovrebbe fischiare ma rimane in linea con il metro applicato dall'arbitro nel match. Ancora giusto non intervenire con il VAR.


I due errori davvero molto gravi condannano la prestazione di Irrati ad una grave bocciatura e rimarcano in modo eclatante la pessima scelta di Rizzoli di designare l'arbitro pistoiese per questa sfida delicata dopo aver arbitrato una settimana fa' in Serie B.



Il paragone è molto forte ma anche il Milan non manda in campo il suo miglior giocatore per 90 minuti se non viene da un periodo graduale di rientro: si legga Zlatan Ibrahimovic.



26 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page