Cade, malamente, ancora una volta.
Questa volta lo fa con un tonfo mediatico meno pesante (il risultato non è condizionato) rispetto ad un Lazio - Torino di qualche anno fa ma con un'inspiegabile logica tecnica.
Per Giacomelli, in Milan - Roma, gli errori sono non commentabili: nel senso che è difficile trovare una spiegazione. Ci si può provare per tutto ciò quel che accade dal primo rigore in poi, non per il primo fischio ai danni del Milan però.
Inutile parlare di contatti, movimenti, intensità ecc... I rigori di ieri non si devono mai fischiare.
Al minuto 69 del 2 tempo, Giacomelli in una posizione perfetta, in una partita tutto sommato tranquilla e arbitrata fino a quel momento abbastanza bene (qualche scelta disciplinare discutibile a parte) decide giustamente di fischiare un fallo, inspiegabilmente però decide di farlo ai danni di Bennacer, ovvero ai danni del Milan in un generico stupore globale-collettivo essendo tutti i protagonisti in campo sicuri che l'algerino il fallo lo avesse subito.
Esattamente nel momento in cui fischia ed indica con il braccio verso il dischetto lui (Giacomelli) sa benissimo che sta facendo un errore colossale ed inizia a pregare e sperare che venga richiamato dal Var. Questo è evidente alle sensazioni di chi arbitra e di chi ha arbitrato nella sua vita.
L'arbitro continua a ripensarci nei minuti successivi e, sbagliando sapendo di sbagliare, concede per compensazione psicologica passiva*, un altro inesistente rigore alla Roma, 10 minuti più tardi.
Tutto quello che succede a Giacomelli dal fischio del rigore per la Roma in poi non lo si deve prendere neanche in considerazione: *è chiaro che Giacomelli non era più padrone delle sue scelte, non aveva più il controllo della partita e di quello che stava accadendo. Aspettava solo l'inesorabile passare dei minuti.
Esempio lampante della sua perdita di lucidità è l'ammonizione ai danni di Ibrahimovic (dove forse c'erano i margini per un altro rigore per fallo di mano di Mancini).
Giacomelli esce da questa partita distrutto, vanificando tutto quello che aveva fatto per riuscire a riconquistare la sua credibilità dopo Lazio -Torino. Una seconda opportunità si dà sempre a tutti, il problema per lui è che per la seconda volta deve ricominciare un percorso di riposizionamento.
Giacomelli anche se non eccellente ha dimostrato di essere in grado di farlo ma essere in grado non significa meritarselo ancora, soprattutto nell'anno della riunificazione con la Serie B.
Mi immagino per lui una doppia sospensione:
- 2 settimane a riposo,
- rientro con ruolo VAR per 2 settimane,
- rientro come arbitro in Serie B a Dicembre.
Se e solo se le prestazioni nella categoria cadetta saranno di buono/buonissimo livello allora lo rivedremo fischiare in Serie A già a Gennaio 2021, altrimenti la primavera è dietro l'angolo.
Il vero perdente di Milan - Roma è il VAR, non si parla dell'arbitro Nasca designato per la partita in quel ruolo ma come si parla di VAR inteso come sistema: Nasca ha dato seguito al protocollo, proprio per questo il problema è l'utilizzo dello strumento.
Impensabile approvare e validare positivo il NON intervento del VAR questa sera solo perché (forse) esiste un contatto.
In tal senso si è annullato completamente il potenziale dello strumento e si potrebbe sfruttarlo solo per fuorigioco e falli di mano.
Gli arbitri dovrebbero avere la possibilità concreta di decidere di andare al OFR (on field review) decidendo autonomamente e senza dover per forza attendere un richiamo dal collega in sala VAR. La possibilità esiste ma le direttive AIA (anche Uefa e FIFA) lo vietano.
In campo ci dovrebbe essere almeno una possibile chiamata a partita da parte delle panchine delle società per "obbligare" il direttore di gara alla OFR.
In ultima analisi ma per questa partita forse la più rilevante, se c'è un chiaro ed evidente errore, non ci devono essere limiti all'utilizzo dello strumento. L'arbitro in campo deve assolutamente prendersi 3 o 4 minuti per rivedere ciò che è accaduto.
Si crede, si spera e si pensa che chi di dovere (in Italia e all'estero) stia lavorando a questi cambiamenti o ancor meglio correzioni. Meglio tardi che mai.
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