Il cacio è ripartito con il fischio iniziale di Orsato della sezione arbitri di Schio.
A proposito di fischio, con gli stadi vuoti ci divertiremo a sentire e a giudicare anche il fischio degli arbitri durante la gara (primo elemento di valutazione in fase di osservazione nei livelli esordienti e settore giovanile).
Il fischietto è l'arma più potente in mano ad un arbitro, il livello acustico del fischio nonché la prontezza, la durata, la vicinanza, l'insistenza o la ripetizione sono incredibili segnali per i calciatori in campo ma anche per chi giudica la prestazione arbitrale.
Dal fischio si può arrivare anche a capire quanto l'arbitro è sicuro di quello che sta facendo. Ammetto che ieri il fischio di Orsato non mi ha entusiasmato. Spesso troppo protratto nel tempo, con livello dispersivo e poco incisivo. Mi aspettvo di più da uno come lui, insomma.
Partiamo da un dato statistico agrodolce: le uniche due volte in cui il Milan non ha perso all'Allianz Stadium è stato in semifinale di Coppa Italia, gara di ritorno. In entrambi i casi pareggio: ieri e nel nel marzo del 2012 (2 a 2). Inoltre in entrambi casi il pareggio ha significato l'eliminazione per i rossoneri.
Infine, per ricollegarci a questo articolo, l'arbitro è stato sempre lui Daniele Orsato.
Andiamo sulla prestazione della squadra arbitrale designata per la gara di ieri sera.
Orsato è stato per anni il migliore in Italia in termini di personalità, capacità tecniche e performances atletiche.
Il "fattaccio" di SanSiro in InterJuve ormai penalizza la sua credibilità, a prescindere. Nonostante ciò, grazie appunto alla sua personalità, si sta riprendendo molto bene.
Non a caso era lui a fischiare ieri sera.
Da solo, ieri sera, sarebbe crollato. Invece oggi siamo qui ad analizzare una gara non "macchiata" da errori nelle situazioni di maggiore criticità.
Come si suol dire in ambito AIA, la squadra esce vincente dalla prestazione.
Al minuto 12 del primo tempo tocco di mano (di gomito direi) di Conti in una tentata marcatura ai danni di Ronaldo.
Decisione finale corretta: il terzino guarda il pallone e muove il braccio verso il pallone stesso facendo anche apparire alla fine il pentimento del gesto provando a ritrarre il braccio al petto.
Orsato non se ne accorge, anche se sa che è successo qualcosa. Chiamata al Var, on field review; decisione corretta.
Curiosità: anche CR7 colpisce il pallone con la mano. Non punito perché avviene dopo. Se avesse segnato? Gol annullato e calcio di rigore, nessun vantaggio a causa del suo tocco di mano.
Immediatamente dopo il palo su calcio di rigore di Ronaldo, al 15esimo del primo tempo il Milan non fa in tempo a festeggiare che Rebic pensa bene di chiudere gli occhi, bloccare una vena e diventare un atleta di arti marziali.
Risultato espulsione per il croato.
Il lavoro di squadra che tutti gli osservatori arbitrali vorrebbero vedere in campo si è manifestato in questo frangente: la squadra arbitrale ha gestito la situazione come se il Var non esistesse (in tal caso con la decisione finale presa neanche è servito effettivamente).
Orsato, comprensibilmente sorpreso dal gesto di Rebic, coglie il fallo, fischia e va diretto con il cartellino giallo in mano a correre sul luogo dell'accaduto. Tutto perfetto se non fosse che la decisione disciplinare che stava per prendere Orsato fosse sbagliata.
Bravissimo e prontissimo Massa (IV ufficiale) a dare il feedback al compagno di squadra.
Scommetto che avrà semplicemente ripetuto più volte la stessa parola: ROSSO, ROSSO, ROSSO.
In questi casi non esistono discorsi filosofici che reggano, una gamba così alta, in un contesto di gioco così rapido, se colpisce (o rischia di colpire) un avversario, deve essere sanzionata con l'espulsione per gravo fallo di gioco.
Review al Var? Inutile, scelta presa in campo corretta.
Per rispondere a chi chiedeva una revisione al Var, questa non è sempre prevista ma è necessaria solo laddove il Var ravvede un possibile chiaro ed evidente errore.
Per esempio credo l'avrebbe ravveduto in caso di silenzio da parte di Massa nell'aiutare Orsato e quindi cartellino giallo mostrato a Rebic. Orsato sarebbe stato richiamato e dopo una review avrebbe quasi certamente cambiato la sua decisione mostrando il cartellino rosso.
Meglio così (non ricorrere al Var) per gli arbitri in campo a livello di giudizio sulla prestazione.
Al minuto 41 del primo tempo in una situazione di calcio piazzato ci sarebbero stati gli estremi per una polemica: Kjaer viene spinto e impossibilitato a colpire il pallone di testa da un difensore bianconero.
Premessa: il Var non credo sarebbe mai intervenuto perché la situazione è molto grigia (non chiaro ed evidente errore). Io, per esempio, avrei fischiato il calcio di rigore se in campo avessi notato la spinta; Orsato, secondo me, è stato poco lucido e un po' incerto sull’accaduto ha lasciato correre.
A metter a tacere ogni dubbio ci ha pensato la posizione di partenza irregolare del danese prima ancora di subire il presunto fallo.
Curiosità: Se Orsato avesse fischiato il calcio di rigore allora il Var sarebbe invece obbligatoriamente intervenuto per annullare il tutto a causa dell’off-side di partenza del milanista.
Da qui in poi la gara diventa un'altra. I ritmi sono decrescenti, non si ripetono situazioni di elevata criticità. Orsato, come tanti altri arbitri avrebbero fatto al suo posto, l'ha condotta tranquillamente al termine.
Eppure ammetto che ho notato delle sbavature (qualche fallo invertito) o delle incomprensioni (fallo laterale inspiegabilmente dato alla Juve nel recupero finale del secondo tempo) che confermano il fatto che Orsato è in ripresa, non è più quello di una volta e probabilmente non lo sarà mai più.
Come ogni atleta il picco è stato raggiunto ma questo non significa che non potrà ancora essere garanzia di designazioni e prestazioni di livello.
Prima della pandemia, circa 100 giorni fa, era in campo a dirigere Real Madrid - City...
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