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Vademecum per sopravvivere al mercato. Bentornato Brahim!

  • Immagine del redattore: LM
    LM
  • 1 lug 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

di LM

1 luglio. Anche se, nella sostanza dei fatti siamo nel pieno delle trattative e delle voci da corridoio, oggi comincia ufficialmente il calciomercato. Comincia anche la stagione 2021/22, che si apre con il restyling dei profili social dell'ex portiere rossonero Gianluigi Donnarumma. Comincia una nuova fase perché, da oggi, nasce il Milan che dovrà tornare a competere sul palcoscenico che più gli appartiene: la Champions League. Una nuova fase - inevitabilmente - passa dalla necessità di innesti all'altezza di quelle che dovranno essere le ambizioni di un club che, in futuro, non dovrà accontentarsi solo di partecipare e sperare di passare il girone.


Il calciomercato è da sempre il pozzo dei desideri dei tifosi. In epoca social e di 'spifferi' 24h, con aggiornamenti anche sul colore delle camice dei dirigenti, il calciomercato è diventato più la giungla del vociare collettivo. Se si prendessero i dibattiti e le discussioni solo sulle voci di operazioni successivamente mai realizzate, risulterebbe impressionante notare come spesso si agitino dei polveroni per nulla. E così come, alla fine, sono risultate inutili le fronde mediatiche sui rinnovi di contratto - in un senso o nell'altro - è opportuno che i tifosi si godano la spiaggia attendendo che le strategie si delineino strada facendo.


Un buon modo per evitare il chiacchiericcio e, soprattutto, la 'bolla speculativa' delle trattative presente secondo cui "parrebbe", "sembrerebbe che", "potrebbero incontrarsi". Calma e sangue freddo, in un clima caldo come non mai. Un vademecum di sopravvivenza dalla giungla del mercato con poche essenziali regole: 1. Attendere operazioni concluse 2. Non dare adito a congetture da Area-51 3. Fiducia nella società. Alla fine si tireranno le somme in attesa che si esprima il più saggio e incontrovertibili del 'giudici': il campo.


A proposito di operazioni concluse. Brahim Diaz tornerà, o meglio, resterà un altro anno al Milan. Il club ha trovato l'accordo per un altro prestito, stavolta con diritto di riscatto e controriscatto a favore del Real Madrid. Proprio quest'ultimo dettaglio non è piaciuto a tutti e, sicuramente, non senza ragioni. Qualcuno teme che il classe 1999 spagnolo possa sbocciare, essere valorizzato in rossonero, per poi fare le fortune delle merengues. Preoccupazione lecita che, ad ogni modo, non deve preoccupare eccessivamente i tifosi perché, alla fine, è sempre la volontà del giocatore quella che conta.


Tomori ne è la dimostrazione per antonomasia. Non vi era un diritto di controriscatto a favore del Chelsea, ma c'era un ambiente che stava e sta festeggiando la conquista della Champions League. C'era una folta platea di supporter Blues che avrebbe fatto carte false per riaverlo a Londra ma, alla fine, il Milan ha scelto di riscattarlo e se ha potuto farlo è stato perché lo stesso difensore ha voluto fortemente rimanere in rossonero. Maldini ha un debole per Brahim Diaz, lo ha seguito a lungo l'anno scorso e lo ha fortemente rivoluto quest'anno. Quindi bentornato Brahim, sperando che il percorso di crescita continui e che continui sotto i colori del Milan. Per il resto, godiamoci l'estate e attendiamo le mosse di Paolo Maldini e Ricky Massara.



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