In #JuventusMilan l'arbitro romano Daniele Doveri ha sicuramente provato a dirigere la gara in modo poco scolastico osando tantissimo non nella scelta tecnica (quantità di falli fischiati) ma piuttosto in quella disciplinare (ha praticamente deciso di non utilizzare il cartellino giallo).
I rischi sono aumentati con il passare dei minuti, nella seconda metà del secondo tempo la scelta ha pesato tantissimo sul clima della gara e sull'elevata tensione ormai non più facilmente controllabile.
Oltre ai calciatori anche lo stesso arbitro ha smarrito la bussola per circa 10 minuti tra il 65esimo e il 75esimo.
Al minuto 23 del 1 tempo l'intervento di Bentancur è sul pallone ma sicuramente imprudente e pericoloso, in questi casi l'ammonizione non può essere in discussione.
Doveri invece soprassiede, sbagliando.
Al minuto 32 Rabiot lanciato a rete cade al limite dell'area dopo un contatto con Tomori, ultimo uomo: tutto buono per Doveri che assegna rinvio dal fondo per i rossoneri. Proteste dei giocatori della Juve che chiedevano il fallo. Qui il direttore di gara è stato davvero molto bravo nella decisione.
Al minuto 65 l'episodio paradigmatico di come il lasciar andare a livello disciplinare abbia portato effetti sulla gara ma anche confusione per l'arbitro.
Dybala interviene in netto ritardo su Tonali che in verità non accenna neanche ad una minima reazione. Eppure l'arbitro assai agitato per la situazione interviene bruscamente ammonendo prima il rossonero e solo dopo lo juventino. Lasciando perdere il fatto che l'ammonizione nei confronti dell'ex Brescia è errata, la tempistica e le modalità sono assolutamente da rivedere: l'intervento falloso e scatenante del confronto è quello da parte dell'argentino ergo si ammonisce prima di tutti lui.
Al 70esimo circa, poco prima del gol, Ante Rebic è protagonista di un prolungato scontro verbale con Bonucci. L'atteggiamento dello juventino, come sempre, non è accettabile e proseguire senza né un richiamo ma ancor peggio senza un'ammonizione è un errore.
Le scelta di Doveri di privarsi della più potente arma messa a disposizione di un arbitro, ovvero del cartellino giallo, alla fine dei conti non ha portato a gravi errori ma macchia la prestazione e quindi a valutazione sull'arbitro romano che però dal punto di vista tecnico e atletico rimane attenta e meticolosa sopratutto per essere l'esordio stagionale in Serie A.
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