"Articolo di Zar"
“Credo molto nel lavoro. Se vai in piazze grandi quando ancora non sei pronto, penso al Milan, non hai il tempo di creare una tua identità. Vieni mangiato dall’ansia e dalle pressioni di fare punti. Allenare nella seconda divisione americana è stata la scelta migliore che potessi fare”.
NESTA, GIOVANILI E CLUB
Alessandro Nesta nasce a Roma il 19 marzo 1976, da una famiglia di laziali puri. Il suo primo approccio al mondo dello calcio avviene all’età di 8 anni, quando un pomeriggio il padre Giuseppe accompagna suo fratello ad iscriverlo alla scuola calcio. Alessandro scoppia a piangere, anche lui vorrebbe iscriversi…. Ed il padre dunque spende altre 30 mila lira con piacere per accontentare entrambi i figli. Qualche tempo dopo, Francesco rocca collaboratore della Roma, segnala il giovane a Dino Viola, storico presidente della Roma all’epoca, il quale offre 10 milioni di lire per aggiudicarsi il cartellino del ragazzo. “Mio figlio con la maglia della Roma? Meglio morto!”. Alessandro accetta la decisione del papà, anche perché capisce che la sua famiglia di quei dieci milioni non sentirebbe nemmeno l’odore….
A 9 anni fa un provino a San Basilio per le giovanili della Lazio… E viene immediatamente preso, giocando sia ala destra che centrocampista, per la grande capacità tecnica.
Un importante ruolo per la sua formazione ebbe mister Caso, allenatore giovanile della Lazio, uomo malato, stanco, anziano, rigido rigoroso e severo con i propri ragazzi «Caso era molto malato», ricorda Alessandro, «ma arrivava al campo puntualissimo, attento ai particolari, spietato con se stesso e con gli altri. Fu Caso che ci insegnò a giocare a zona. Eravamo una bella squadra, dentro di noi sentivamo di essere forti, ma lui era un incubo. Ci trattava con distacco, mai un segno di confidenza. Noi in effetti eravamo un po' troppo sicuri, a volte giocavamo in punta di bulloni. Con il suo atteggiamento severo, Caso ci fece maturare. Non per nulla quella squadra vinse molto».Sin da ragazzo stringe subito inoltre un bellissimo rapporto di amicizia con Marco di Vaio.
Nella stagione 1993 1994 avviene l’esordio in serie a, sotto la guida di Dino Zoff. Udinese Lazio, marzo 1994, al 78 esimo minuto Alessandro entra per casiragh….Sarà solo l’inizio di una scalata spaventosa verso la fama di campione. Con l’arrivo di zeman sulla panchina biancoceleste in estate 1994, nesta diventa una colonna della Lazio…già giovanissimo ma indispensabile in una difesa puramente a zona come quella di zeman. Nel 1998, segna il decisivo gol che fa conquistare alla Lazio allenata da Eriksson la coppa Italia in finale di ritorno contro il Milan di Capello… Mentre l’anno successivo, proprio contro il Milan, perde per un punto il campionato… Campionato che non può sfuggire però nel 2000, insieme alla vittoria dell’ultima coppa delle coppe della storia. Gli ultimi due anni di nesta alla Lazio si aprono con la vittoria della supercoppa italiana contro l’Inter e si chiudono con i conti laziali in grande crisi sotto la presidenza cragnotti. Dopo una guerra di mercato con Juventus e Inter, Nesta approda al Milan. Nel Milan si conferma come uno dei migliori difensori al mondo, riesce a vincere, nonostante gravi e vari infortuni, due champions league, due scudetti e molti altri titoli.
Nel 2003, fino alla finale di Manchester, insieme a Maldini forma una coppia difensiva assolutamente straordinaria, due giocatori fisici eleganti e carismatici. Nel 2005 gioca da titolare la seconda finale di champions, conclusasi nel modo drammatico che tutti conosciamo, in coppia con Jaap Stam. Nel 2007 riesce a tornare dall’infortunio nella seconda parte della stagione, ed è indispensabile per contribuire alla vendetta di Atene. Le successive stagioni lo vedono meno presente purtroppo, causa maledetti e costanti infortuni, di cui uno alla schiena, che lo tiene bloccato per quasi tutta la stagione 2008 2009. Ad ottobre 2009 sigla la sua prima doppietta in serie a al Chievo in trasferta. Fondamentale, negli ultimi 3 anni per lui, fu l’arrivo di Thiago silva che secondo Nesta ebbe il merito di allungargli la carriera… Carriera rossonera però che si chiude in modo triste,con la perdita della scudetto 2012 a favore della Juventus di pirlo, con il quale nesta per anni ha condiviso la camera d’albergo nel Milan.
LA NAZIONALE
Con la maglia azzurra, Alessandro Nesta vince un europeo under 21 nel 1996 in Spagna, e si mette talmente in mostra come talento europeo che Sacchi lo convoca per gli europei 1996. Con la nazionale perderà un europeo agli ultimi secondi nel 2000, arriverà quarto nel 1998, uscirà agli ottavi nel 2002, e trionferà nel 2006. “ Perdemmo Nesta all’inizio, per infortunio, quindi toccò a me. Voglio però essere sincero, speravo giocasse Alessandro in finale – ha confidato Materazzi – perché era più forte di me e con lui avremmo avuto più possibilità di vincere. Ma andò bene lo stesso”. Purtroppo per lui, tutti i tornei a cui ha partecipato con la maglia azzurra sono stati rovinati da infortuni che gli hanno fatto perdere la titolarità e il grado di protagonista assoluto che avrebbe meritato, al punto costringerlo a lasciare la nazionale dopo la conquista del mondiale.
MODO DI STARE IN CAMPO E CARATTERISTICHE
Nesta era ed è un punto di riferimento fondamentale per le generazioni recenti di giovani difensori.
Difensore che abbinava come pochissimi eleganza, correttezza, sportività, capacità tecniche e fisiche, temperamento e tempismo. Molto probabilmente il migliore difensore italiano, insieme a cannavaro, degli ultimi 20 anni. Al Milan ha avuto come compagni soprattutto Maldini, stam, kaladze, Thiago silva, e ad ognuno di questi ha dato molto.. Migliorandoli se possibile. Quando non c’era per infortunio, la mancanza della sua personalità e capacità di leadership dietro si avvertiva. Giocatore che entrava in scivolata nei casi più disperati in maniera quasi sempre pulita (ricordiamo del salvataggi su messi al Camp Nou sensazionali).
Senza dubbio è stato uno dei migliori difensori non solo del calcio italiano, ma mondiale.
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