Di Davide
"Vieni al Milan, con te vinceremo tutto, ci servono i tuoi gol"
Queste sono le parole di Adriano Galliani, ai tempi A.D. del Milan, dette a Filippo Inzaghi durante il trofeo Berlusconi, mentre gioca con la maglia della Juventus.
Le parole di Galliani lo convincono. Nell' estate del 2001, SuperPippo viene acquistato dal Milan per 70 miliardi di lire, circa 33 milioni di euro.
Da questo momento inizia la storia
d'amore tra l'attaccante piacentino e i rossoneri.
Inzaghi non è il classico attaccante tecnico, altruista, che ripiega per aiutare la difesa. Pippo è tutt'altro. Pippo è nato per il gol. Se segna in Champions League o in un'amichevole non cambia nulla. La grinta è la stessa.
Per quanto è legato al gol, sembra che corra di più quando esulta rispetto a quando gioca. Un attaccante straordinario, con il gol nel sangue.
"Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi calcisticamente Inzaghi, trovi ben poco di interessante. Non aveva né dribbling, ne tiro da fuori"
Questa è la definizione che Montella ha dato su Inzaghi.
SuperPippo queste cose le sa, però a differenza degli altri attaccanti ha doti differenti: l'istinto e sopratutto la furbizia. Si fa sempre trovare sulla linea del fuorigioco avversaria, ma non cade mai nella loro trappola. Su questa tecnica ci ha costruito un'intera carriera, al punto di attirare le attenzioni di uno degli allenatori più importanti nella storia del calcio inglese, Alex Ferguson.
"Quel ragazzo deve essere nato in fuorigioco "
Nella prima stagione rossonera, Inzaghi segna 16 gol in 28 presenze tra campionato e coppe. Due anni dopo, nella stagione 2002/03, vince la Champions League (la sesta per il Milan), proprio contro la sua ex Juventus.
Di finali di Champions però, SuperPippo ne ha vissute altre due: la prima persa nella stagione 2004/05 contro il Liverpool, vissuta dalla tribuna a causa della sua condizione fisica non ottimale; la seconda invece nella stagione 2006/07, nuovamente contro il Liverpool.
Il 23 Maggio ad Atene, Inzaghi entra nella storia.
Al 43' Xavi Alonso atterra Kakà al limite dell'area: calcio di punizione da una buona mattonella. Parte Pirlo. Calcia. Ed è gol! 1-0 per noi!
Ma perché Inzaghi esulta come un matto? Rivendendo le immagini, c'è stata la sua
deviazione con la spalla sinistra che ha spiazzato Reina. Il gol è suo!
Si va alla ripresa. Al 81' Kakà imbuca Inzaghi che si fa trovare in posizione regolare, salta Reina, ed è Gol! 2-0!
Emblematica l'immagine di Superpippo che corre verso la bandierina ed esulta come se avesse fatto il primo gol in carriera.
Al 88' Kuyt segna il 2-1 per provare a ribaltarla. Ma questa volta non c'è nessuna rimonta. Al 92' l'arbitro Herbert Fandel sancisce la fine della partita.
Il Milan è campione d'Europa per la settima volta.
Nelle stagione successive, Inzaghi continua a segnare costantemente tra campionato e coppe, ma nella stagione 2010/11, non essendo più un ragazzino, trova sempre meno spazio. Quell'anno in Serie A segna 2 gol (contro Lecce e Catania) in 6 presenze; mentre in Champions League, nonostante l'età, sigla una doppietta al Real Madrid. L'Europa è il suo terreno di caccia. Non c'è da stupirsi se nella classifica dei capocannonieri delle competizioni UEFA, SuperPippo è 4°a 50 gol, dietro solo a Raul (77 gol), Messi (100 gol) e C. Ronaldo(120 gol).
Come tutte le storie belle però, anche questa è destinata a concludersi, seppur con un lieto fine. Il 13 Maggio del 2012, alla fine di Milan - Novara (ultima giornata della stagione) tra i senatori che lasciano il calcio giocato c'è anche segnato il nome di Inzaghi. Ma poteva lasciare il calcio giocato senza segnare un ultimo gol? Ovviamente no. Siamo sull 1-1, al 68' mister Allegri richiama in panchina Cassano per dare spazio a SuperPippo. All 82' lancio preciso di Seedorf verso l'attaccante emiliano, che stoppa la palla di petto, e con il destro scavalca il portiere ospite. È 2-1. Ancora lui.
SuperPippo è leggenda
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