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Emil Roback, un predestinato

di Massimo Volpato



La scorsa estate il Milan per rinforzare la squadra primavera ha pescato molto in Svezia, infatti dal paese scandinavo sono arrivati tre giocatori, Bjiorklund (classe2003), Mashage (classe 2004) ed Emil Roback del 2003. Dopo la preparazione estiva con la prima squadra e complice anche la sospensione del campionato primavera a causa della pandemia, il centravanti svedese è sparito dai nostri radar. Allora proviamo a rinverdire i ricordi.

Emil Roback, giovane calciatore proviene dall’Hammarby, club di cui è proprietario Ibrahimovic, che ha fatto da sponsor nell’operazione che lo ha portato a vestire il rossonero per due milioni di euro.



Anche lui è svedese, anche lui è un attaccante. Ma quali sono le caratteristiche di Emil Roback?

Roback e’ una punta centrale, dal buon fisico (alto 186 cm) che gli permette anche giocare di fisico se necessario. Anche al giovane giocatore svedese piace venire a prendere il pallone a metàcampo per giocare tra le linee avversarie e rendere più imprevedibile la manovra. Il giocatore è abile nello scatto e nel dribbling, sa muoversi molto bene negli spazi stretti ma anche lanciarsi in campo aperto, cosa che predilige, dietro al pallone, tanti esperti di mercato lo paragonano a Thierry Henry. Un calciatore che ama partire dalla trequarti, in particolare sull’esterno per sfruttare corsa e progressione decisamente rilevanti. La sua giovane età lo porta troppo spesso ad essere eccessivamente egoista con numerose azioni personali. Conscio dei suoi mezzi punta spesso l’avversario per creare superiorità. Può giocare anche da punta centrale, un ruolo che ha rivestito nelle giovanili grazie soprattutto a doti fisiche sopra la media.



Pioli lo ha subito messo alla prova nelle prime amichevoli estive: il giovane svedese è sceso in campo sia contro il Novara che contro il Monza, dando subito l’impressione di poter essere decisivo in campo. Nonostante la giovanissima età, il ragazzo svedese ha giocato con personalità. Quando è stato impiegato nelle partite estive, Stefano Pioli lo ha spesso schierato come attaccante esterno, smentendo di fatto chi parlava di un erede di Ibrahimovic. Per caratteristiche tecniche assomiglia più a Rebic che al gigante svedese.

Nelleh poche interviste che ha rilasciato ha sempre detto che il suo idolo è Thierry Henry, tanto da affermare “Guarderò molti video su Henry per acquisire sicurezza. Abbiamo un po ‘lo stesso stile di gioco, era estremamente bravo"


In questi ultimi tempi il Milan sta dimostrando che nel settore giovanile ci crede, ha fatto molti investimenti e sta rinnovando molti contratti di questi ragazzi, tra cui quello di Emil Roback bloccndolo fino al 2025. Il ragazzo la stoffa c'è l'ha e ha anche la testa per poter fare il grande salto di qualità. Perché come ha detto Angelo Carbone, responsabile tecnico delle giovanili, prima si costruisce l'uomo e poi il giocatore. Di esempi davanti agli occhi ne ha molti e anche persone a cui chiedere consiglio. Emil ti aspettiamo in Serie A.

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