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  • Immagine del redattoreMassimo Volpato

PRIMAVERA DI CHAMPIONS

di Massimo Volpato



Domani il Milan nel mitico stadio di Anfield i rossoneri ritornano a giocare in Champions League. Nella lista europea del Milan, Mister Pioli ha inserito nella lista B della manifestazione sei giocatori del Milan Primavera di Federico Giunti che anche loro domani, iniziano sempre a Liverpool il loro cammino europeo. La squadra giovanile rossonera quest’anno oltre al campionato di Primavera 1 partecipa per la prima volta alla Youth League, la Champions dei giovani. Partecipazione acquisita proprio grazie alla qualificazione dei grandi. I ragazzi inseriti nella lista europea sono i portieri Andrea Jungdal e Sebastiano Desplanches, il difensore Luca Stanga, i centrocampisti Enrico Di Gesù e Giovanni Robotti e l’attaccante Andrea Capone.

Proviamo a conoscere un po’ più approfonditamente i giovani diavoli.


Jungdal


"Si sente la storia di questo club. Quando si entra si sente la storia dei giocatori che sono venuti qua. Alcuni tra i più forti del mondo. Fare parte del gruppo dei grandi è molto bello. Il sogno è giocare a San Siro davanti a tanti tifosi. Speriamo che possa diventare realtà" (A. Jungdal)


Andreas è nato il 22 febbraio 2002, è un portiere che colpisce subito per la sua struttura fisica, infatti è alto 195 cm. Ha una buona reattività ed il senso della posizione, qualità che gli permettono di essere molto spesso nel posto giusto al momento giusto. È difficile da superare nell’1c1 ma ha anche onestamente riconosciuto che deve migliore nelle uscite alte. Anche nelle uscite basse c’è del lavoro da fare però in quel fondamentale è già molto più avanti. Nei portieri moderni un fondamentale tecnico che viene richiesto molto spesso è l’utilizzo dei piedi, ed in questo aspetto Andreas deve migliore molto, perché ancora molto macchinoso e va in difficoltà specialmente se messo sotto pressione, e la scorsa stagione qualche errore in questo fondamentale è stato commesso. Sicuramente allenarsi con Maignan lo può aiutare a migliorarsi.

È un portiere abbastanza razionale, sta migliorando il suo italiano e questo lo sta agevolando nel guidare la difesa e dare sicurezza ai suoi giovani compagni.


Desplanches


Sebastiano è nato a Novara nel 2003, arriva a Milano dallo Sparta Novara ma…non a Milanello bensì ad Interello. Dopo quattro anni in neroazzurro Sebastiano ha fatto una scelta forte quasi al limite dell’impopolarità passando in rossonero. Al Vismara il portiere piemontese non ha impiegato molto tempo a diventare uno dei punti fermi delle varie squadre rossonere.

Con i colori rossoneri il giovane portiere ha avuto una crescita costante fino ad arrivare alla squadra primavera in questa stagione molto importante per lui. Il classe 2003 piemontese è bravo nelle uscite basse vero e proprio pezzo forte, sta completando il percorso fisico senza perdere agilità ed elasticità, qualità importanti per un portiere.

Riesce a trasmettere sicurezza al reparto e con personalità guida la difesa. In bocca al lupo Sebastiano, il nome per noi tifosi è già sinonimo di sicurezza.


Stanga


"Ho tante cose da migliorare. Mi sento forte nei tempi d'intervento, la reattività di andare sull'uomo. Mentre devo mantenere alto il livello di attenzione per tutti i 90 minuti. Penso sia molto importante ricoprire diversi ruoli perché, oltre ad avere maggiori chance di giocare, è importante per la squadra perché in casi di assenze posso ricoprire quel ruolo. Questo poi va a far parte del mio bagaglio personale che mi servirà per affrontare la mia carriera". (L. Stanga)


Luca, nato a Brescia il 23 gennaio 2002, ha iniziato la sua storia in rossonero da piccolo. È arrivato al centro Vismara a soli sei anni dopo gli inizi nella Polisportiva Cr 81 2000 di Credera, paesino vicino Cremona. Ha fatto tutta la trafila delle squadre giovanili del Milan. Purtroppo nella stagione Under 17 ha avuto un leggero rallentamento a causa di vari acciacchi fisici che gli hanno impedito, di esprimersi con continuità. Lasciati alle spalle i problemi di natura fisica, Stanga ha spiccato il volo nella stagione 2019/20, inizia la stagione con l’under 18 ma dopo tre partite, mister Giunti lo chiama in pianta stabile nella squadra primavera. E diventa protagonista della promozione in Primavera 1 della squadra rossonera con una cavalcata incredibile.

Stanga è un difensore centrale moderno, che si adatta anche a giocare terzino destro, e in qualche partita Giunti ricorre a questa soluzione. Il ragazzo è dotato di ottimi fondamentali tecnici. È una delle prime fonti di gioco per la squadra, e molte volte si affida al suo destro educato per avviare l’azione dalle retrovie, praticamente un registra arretrato. Il classe 2002 ha una buona lettura delle azioni di gioco e questo è merito anche della sua intelligenza calcistica e non, visto che ha concluso il suo percorso scolastico in maniera brillante.


Di Gesù


"Il massimo si dà a Milanello, così come nell'ultimo campo di periferia. E' chiaro che gli strumenti di Milanello ci danno ci forniscono qualcosa in più rispetto ad altre realtà" (E. Di Gesù)


Il giovanissimo talento rossonero è nato il 26 marzo 2002, è un centrocampista moderno. Federico Giunti, crede molto in lui, e spesso lo ha schierato titolare come mezzala sinistra e anche da mediano nel campionato primavera della scorsa stagione. Di Gesù ha attirato le attenzioni della nazionale under 16 due anni fa dopo le ottime prestazioni fornite nella Sancataldese, squadra siciliana in provincia di Caltanisetta.

Nonostante la netta ascesa tecnica del giovanissimo rossonero, viene anche descritto come dedito al lavoro e ragazzo composto anche fuori dal campo: un connubio che, spesso e volentieri, può portare giovani promesse al successo.

Enrico è molto di più è un mediano di rottura, una mezz’ala di inserimento, mancino naturale. Il ragazzo rossonero alle qualità tecniche abbina tanta corsa, quantità e una tecnica più che discreta. Che mescolate alla sua personalità decisa, ne creano un giocatore moderno e fondamentale nella formazione del piccolo diavolo. Riesce a dare equilibrio alla squadra, grazie alla sua intelligenza tattica in quanto abile sia in fase difensiva, sia in quella offensiva.

Il ragazzo siciliano è umile e serio anche fuori dal campo, anche per l’educazione data dalla sua famiglia di sani principi e con valori ben delineati. Un atleta e un ragazzo che cerca di uniformare al meglio queste due personalità nella maniera più professionale possibile, per provare a raggiungere quel sogno chiamato Serie A.


Robotti


“Io nasco come mediano, poi con gli anni ho iniziato a fare la mezz’ala e credo sia dove rendo di più. Quest’anno ho fatto anche l’esterno e il trequartista, ma la mezz’ala di sinistra penso sia il ruolo giusto” (G. Robotti)


Giovanni è nato il 30 gennaio 2002, ha iniziato a giocare nell’Alessandria, città e squadra molto care al Milan, e ha attirato le attenzioni dei rossoneri che nel 2019 lo hanno prelevato dalla squadra piemontese e portato al Vismara. L’inizio non è stato semplice e per sua stessa ammissione la vita in convito non è stato facile e abbinata ai sistemi di allenamento l’inizio è stato al quanto complicato. Mister Giunti lo ha schierato un po’ in tutti i ruoli del centrocampo ma dove si trova a sua agio è da mezz’ala. Giocatore importante per la primavera, lo scorso anno 14 presenze ed 1 gol in campionato, e sicuramente quest’anno chiamato al definitivo salto di qualità e l’esperienza della Youth league lo può aiutare a compiere questo importante passo.


Capone


“L’approccio deve essere sempre lo stesso: andare a fare il nostro calcio, essere protagonisti del gioco e portare a casa i 3 punti” (A. Capone)


Andrea è nato il 18 marzo 2002 a Vigevano, il giovane e talentuoso centrocampista offensivo ha seguito le orme del fratello Christian e ha iniziato a giocare a pallone anche lui. A differenza del fratello maggiore Andrea ha declinato l’offerta dell’Atalanta accettando quella rossonera all’età di 16 anni. Da un punto di vista tattico Andrea è un trequartista puro, ama giocare vicino alla punta per sfruttare le sua capacità d’inserimento, ama cercare il gol e la porta anche quando va ad agire da mezzala.

Dotato di una rabbia agonistica che a volte lo penalizza se non gestita a dovere, e su questo aspetto Giunti sta lavorando molto con il ragazzo per limare questo difetto. Destro naturale ma non disdegna il piede mancino. Con il tempo ha imparato a rendere meno fini a se stesse le giocate ed essere più utile alla squadra. Il futuro è dalla sua parte. La scorsa stagione è stata molto tribolata per via di un lungo infortunio, quest’anno tra campionato e Youth League può essere l’annata della svolta.


Buona fortuna ragazzi, il vostro futuro in rossonero è nelle vostre mani.

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