top of page
  • andreapietrafitta

Crolla il Milan in casa, (quasi) svanito il sogno scudetto

Colpaccio del Sassuolo al Vismara, rossonere in crisi.


Una caduta fragorosa quella del Milan di Ganz in casa contro il Sassuolo. Una sconfitta che, a dispetto di un campionato ancora lungo, significa – salvo clamorosi stravolgimenti – aver perso il treno scudetto. Suonerà strano un verdetto così pessimista a sole quattro giornate dall’inizio del campionato, ma è altrettanto realistico considerando sia lo strapotere della Juventus, sia i progressi minimi registrati dalle rossonere dal punto di vista del gioco nel corso dell’ultimo anno.

La palla è rotonda, e di certo il calcio è stato in grado di dimostrare ciò che non era dimostrabile. Ma il brutto Milan che ha subito l’iniziativa delle emiliane ha mostrato quanto lontane siano le ambizioni scudetto.

La cronaca racconta di un Milan con qualche novità nella formazione titolare, con Linda Tucceri e Grimshaw inserite nell’undici di partenza. La prima doccia fredda al 15' con Dubcova che trafigge dal limite dell’area l’incolpevole Laura Giuliani. La reazione è timida, e il Sassuolo sa chiudere gli spazi mostrandosi diligente e concentrato nella fase difensiva. Le emiliane sfiorano il raddoppio al 31', sempre con Dubcova. Le rossonere si vedono solo nel finale con capitan Giacinti che ci prova con un sinistro dal limite, ma Mihashi devia fuori.

Nonostante un apparente grinta all’inizio della seconda frazione di giuoco, è ancora il Sassuolo ad andare in gol al 55' con Dongus, a segno sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Milan ci prova con Stapelfeldt, appena entrata, che colpisce di testa il palo al 61'. Bella punizione allo scadere di Vero Boquete con Lemey pronta a evitare il gol della bandiera. Finisce così, con la grande delusione delle ragazze e di tutti i tifosi rossoneri che dopo l’eliminazione dalla WCL incassano una sconfitta pesantissima da digerire.

Mister Ganz prova a ricaricare le batterie: “Nel solito saluto di fine partita ho detto che abbiamo perso una battaglia, ma che rimaniamo in guerra”. Ma la guerra la si può vincere solo il 12 dicembre, quando le rossonere affronteranno la Juventus. E servirà vincerle tutte per sperare nel miracolo.


Post recenti

Mostra tutti
bottom of page