Fino all’età 8 anni ero juventino. Avevo la maglietta, il poster di Scirea e Platini, il gagliardetto appeso alla libreria e da buon bambino istruito dal Papà gridavo in giro “Forza Platini Falcao m***a”. Poi ho aperto gli occhi e sono diventato del Milan ed ecco perché quella contro la Juve per me è la sfida più sentita. È la più sentita perché nella mia famiglia sono in inferiorità numerica, è la più sentita perché dove vivo io, a dispetto della vicinanza geografica a Roma, ci sono una marea di tifosi gobbi, e tra i miei amici noi rossoneri siamo nettamente in inferiorità (3 a 6), è la più sentita perché, parliamoci chiaro, Milan-Juve è il vero derby d’Italia.
Delle sfide con la Juve ho molti ricordi, alcuni davvero brutti (che per ovvie ragioni di cuore non condivido con voi) ma tanti molto belli. In ordine sparso: il gol di Sheva da lontanissimo nel 2001, la scazzottata tra Contra e Davids nel 2002, la goduria infinita del 2003, la super coppa del 2016 e la mia prima volta a S.Siro (che però coincide con una sconfitta). Insomma, tutti o quasi, ricordi di quando Milan-Juve valeva davvero, di quando noi eravamo padroni d’Europa.
Da un paio di anni però ho smesso di guardare (in diretta) questa partita, e la cosa mi costa parecchia fatica, ma quando il Milan incontra i bianconeri mi sembra sempre che ci sia qualche “agente esterno” che influenzi il regolare svolgimento della partita. E non parlo del gol di Muntari, ma di cose un po’ meno evidenti e che comunque non sono trascurabili. Se vado a memoria ricordo rigori per falli di mano regalati ai bianconeri, uno dei quali ci è costato l’accesso alla finale di coppa Italia, e ricordo molti episodi che potevano essere dalla nostra parte ma che casualmente ne la terna ne il VAR riuscivano a vedere. Ormai ci ho fatto l’abitudine, e la cosa che mi da più fastidio dei torti subiti è il silenzio della società, magari non cambia nulla ma almeno far sentire la voce e non passare per stupidi forse sarebbe un passo avanti.
La partita di stasera spero sia una partita corretta, loro sono sicuramente più forti e non hanno bisogno di essere aiutati, noi veniamo da 2 vittorie con le romane, infrangendo i loro sogni di Champions e di Scudetto, che devono aver dato morale e convinzione per raggiungere l’Europa. Veniamo però anche da tentativi della stampa di settore di destabilizzare un ambiente già fragile ma mi auguro che sappiano rispondere da professionisti a questo pericolo.
Io ho fatto il mio outing da tifoso, alla squadra tocca fare quello che una volta le usciva meglio…tornare a vincere questa partita.
FORZA MILAN
DANIELE
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