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  • mirandaniele82

L'eccellenza della Champions




Quando ho aperto l’applicazione Prime Video sulla mia televisione mi sono bastati 5 minuti di partita per capire che ieri non avremmo mai perso. Certo giocare fuori casa in uno stadio caldo come il Wanda non è semplice, sommato poi alle temperature glaciali di Madrid e al modo fastidioso di giocare degli spagnoli rendeva la partita proibitiva. Però al quinto minuto, mettendo la telecronaca di Piccinini in sottofondo, si sentiva SOLO la CURVA SUD cantare e incitare i ragazzi e questo è sintomo di tifoseria in fiducia di tifoseria che ci crede e che spinge i propri beniamini a portare a casa il risultato.

Ed infatti ne esce fuori una partita dominata in lungo e largo per tutto il campo e la durata della gara, Tatarusanu mai impegnato seriamente e l’unica volta chiamato in causa ha fatto una parata strepitosa, Kjaer-Romagnoli che spadroneggiano e annullano Suarez e Griezmann, Kalulu-Theo che spengono ogni tentativo di Carrasco e Lemar. Il centrocampo è meraviglia con Tonali e Kessiè (quello vero, quello immerso nella causa Milan) in versione Muro di Berlino, e il reparto offensivo sempre pronto a mettere i brividi alla difesa dei “materassai” con Diaz e Krunic ma un po’ poco pungenti.

Che sia una partita di quelle che non perdi mai lo si capisce anche dalla faccia di Pioli che ogni volta che è inquadrato dimostra serenità e grinta. Poi la favola si concretizza al 65esimo, 4 cambi in contemporanea e il Mr cambia faccia alla squadra, dentro Florenzi Bakayoko Messias ed Ibra. Una grande azione tra Ibra-Messias e Bakayoko ci portano ad un passo dal gol anzi, ad un ginocchio, quello di Savic.

Fino all’87esimo quando il rospo si trasforma in principe azzurro, quando il meno aspettato e più criticato durante il calciomercato diventa RE per una notte nella serata madrilena. Entrato un po' timido in campo (esordio in Champions a 30 anni, a Madrid) Messias inizia l’azione che porta al gol e, come nelle favole più belle, va a concluderla segnando il suo primo gol in rossonero nella partita fondamentale per il proseguo del cammino.

Junior Messias da Ipatinga passa in 5 anni da calciatore dilettante in Eccellenza a uomo della provvidenza in Champions League con il Milan. Se il Milan può sperare ancora nell’impresa di passare il turno in un girone infernale il merito è anche di quel ragazzo che faceva il fattorino e per divertirsi giocava nei tornei UISP. L’itnervista (errore grammaticale fatto apposta per non scrivere quella parola “nata dopo”) finale a Messias dimostra che il Calcio è magia, il Calcio è sognare, il Calcio è determinazione e sacrificio e che per questo calcio i tifosi in trasferta riescono ad azzittire una città intera cantando al DIA-VO-LO!!!

FORZA MILAN


Daniele


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