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Un tifoso alla Ribalta (Stefano)

Aggiornamento: 5 set 2021

Il nostro viaggio nel tifo rossonero continua con un altro grandissimo tifoso, abbiamo l'onore di avere con noi Stefano Giustini.


"Ciao Andrea, prima di tutto ti ringrazio per avermi contattato, é un piacere parlare con te

per Ribalta Rossonera del nostro Milan"


"Ho 47 anni, sposato ed ho 2 figli che si chiamano Matteo di 12 anni e Greta di 9 anni.

Abito in provincia di Monza a Brianza, sono a metà strada tra Bergamo e Milano.

Lavoro in una società d'informatica come responsabile amministrativo".


"Come nasce la tua fede rossonera?"


"Mio papà tifa Roma, mio fratello Inter, mia mamma simpatizza Juve, come puoi notare ero a rischio.

Il mio colore preferito é il rosso, il Milan in quegli anni navigava in acque non bellissime, sarebbe stato troppo facile scegliere un'altra squadra, ad oggi posso dire che ho fatto la scelta migliore.

Il Milan è la mia seconda pelle".



"Raccontaci le tue passioni, oltre quella per il Milan"


"Ho molte passioni.

Sono in un team che si chiama Ocr Muddy Bulls e corro Spartan Race, da quest'anno sono stato scelto anche come Ambassador ed è stato un bel riconoscimento.

Mi alleno tutti i giorni e l'impegno è davvero notevole.

Mi vedete anche su Twitter, nel week, dove corro anche per i nostri ragazzi e quest'anno lo farò per tutta la stagione sperando che gli porti bene.

Poi naturalmente non potevo farmi mancare il tennis e il Fantacalcio, quest'ultimo lo gioco dal lontano 1992 e non mi sono mai fermato.

Collaboro per il forum Gruppo Esperti Fantacalcio - a proposito, vi invito a visitarlo, è tutto gratuito e potrete trovare tutto per prepararvi alla nuova stagione - ho anche scritto centinaia di articoli sempre sul Fantacalcio e sul Milan per la testata Fantamagazine che poi per impagni personali ho dovuto abbandonare".


"Il Milan e il Milanismo, cosa significano per te?"


"Semplicemente la mia seconda pelle, stargli accanto, non mollare mai".



"Il coro più bello..."


"Mamma mia, qui sono in difficoltà.

Sarebbero parecchi, ma se dovessi sceglierne uno direi "Ci facciamo i km, superiamo gli ostacoli, col Diavolo in fondo al cuor".

Queste parole racchiudono il mio milanismo, sempre accanto alla squadra, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà".



"Indicami il tuo 11 perfetto, tra i nostri giocatori del passato e/o del presente".


"L'11 perfetto per me non esiste.

Ho avuto la fortuna di vedere campioni assoluti e non, dagli anni '80 in poi, farei veramente fatica a metterne solo 11, farei delle ingiustizie.

Allora ti dico la formazione che mi è rimasta nel cuore più di tutte, quella che sappiamo ancora ora tutti a memoria.

Mi riferisco alla formazione anno 1987/88, dove potevi schierare al massimo due stranieri in campo.

G. Galli

Tassotti

Maldini

Colombo

F. Galli

Baresi

Donadoni

Ancelotti

Van Basten

Gullit

Evani".


"La tua prima volta allo stadio?"


"La mia prima volta fu il Mundialito nel 1981.

Avevo sette anni, ricordo ancora l'emozione.

Non vincemmo, era un Milan in un momento buio, c'era l'Inter di Beccalossi e Altobelli che era di un altro pianeta, vinsero loro e noi arrivammo terzi, non male per la rosa che avevamo.

Ma in campionato, quell'anno retrocedemmo all'ultima giornata, fu tristissimo, ma quell'episodio rafforzò il mio amore verso il Milan".



"Il tuo giocatore simbolo e perchè".


"Franco Baresi, unico e inimitabile, bandiera rossonera.

Scese in B, ci restò pur avendo delle offerte importanti dalla Serie A, poi non sto a raccontarvi cosa è diventato e cosa ha vinto.

Per me, il libero più forte di tutti i tempi".


"Un pensiero sul mercato appena concluso".


"Ho scritto il pensiero anche su Twitter.

Io sono soddisfatto e do un 6,5 anche se sarebbe bastato poco per renderlo un mercato perfetto, da 8, con un ultimo colpo di qualità.

M a va bene così, mi fido della dirigenza ad occhi chiusi e faccio parlare come sempre il campo.

Di sicuro abbiamo migliorato la rosa nel suo complesso, ora Mister Pioli, quando si gira verso la panchina, ha veramente tante carte da giocarsi".



"La tua partita leggendaria"


"Ho la fortuna di averne viste e vissute tante.

Metto a pari merito la prima Coppa dei Campioni contro la Steaua Bucarest, una marea rossonera che invase Barcellona ed una finale che era già scritta con un Milan sontuoso e stellare.

Poi la vittoria di Manchester contro la Juventus, dopo aver eliminato in semifinale i nostri cugini, un orgasmo!".


Ringraziamo Stefano e non dimenticate di seguirlo su Twitter:

@Alobrasil74






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