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Immagine del redattorefabrizio.perotta

GENOA-MILAN 1989-90


Il nostro speciale pallone rotola oggi all’inizio della stagione che precede i Mondiali di Italia 90.

Lo stadio di Genova è in fase di ristrutturazione per il grande evento, i posti disponibili sono pochi e il Genoa comunica di non aver riservato alcun settore ai tifosi ospiti. Ancora ragazzino, senza conoscere appieno certe dinamiche ultra‘ e ignaro di quanto sia effettivamente pericolosa questa trasferta, vado con mio padre nel capoluogo ligure dove acquistiamo dei biglietti di tribuna.



Negli anni 70 genoani e milanisti erano legati da un solido e sentito gemellaggio che per molti membri univa gli interessi sportivi integrandoli con i contenuti politici del momento. Non era infatti raro che i rappresentanti delle due tifoserie marciassero insieme nelle tante manifestazioni nazionali.

La rottura di un così forte rapporto di amicizia avviene però nel 1982 in occasione di una partita che per entrambe le squadre è un vero e proprio scontro salvezza. Vince in rimonta il Milan 2-1 e quanto succede dopo è così raccontato sulle pagine del libro “Nella Fossa dei Leoni”:

“”Con i genoani c’è un gemellaggio molto forte da diversi anni, molti di loro venivano ai nostri derby e viceversa. Poco tempo prima avevamo anche recuperato il loro striscione. Per questo motivo nonostante la delicatezza della partita siamo tranquilli tanto che il nostro pullman è parcheggiato dalla parte della loro curva.

A fine partita, mentre ci avviamo al parcheggio, ce li troviamo alle spalle che ci caricano.

Chi scrive era presente e non dimentica che davanti al gruppo c’era uno dei loro leader con la lama in mano, uno di quelli che alcuni anni più tardi, dopo la morte di Vincenzo Spagnolo si riempirà la bocca con lo slogan ‘basta lame, basta infami’.

Lo scontro dura pochi minuti, quanto basta per farci capire che gente sono i nostri ex amici, soltanto un gruppo di infami che ha svenduto una solida e sincera amicizia (quanto meno da parte nostra) per una partita di calcio. A onor del vero dobbiamo dire che qualcuno di loro farà autocritica”.

Seguirà una storia intrisa di episodi violenti, di agguati nelle metropolitane, sassaiole e guerriglie inscenate in ogni luogo.

Dopo cinque anni di permanenza del Genoa in Serie B, per là Sud non presentarsi a Marassi, biglietti o non biglietti, sarebbe stato inaccettabile.

Il giorno precedente la partita in realtà alcuni preziosi tagliandi vengono recuperati da alcuni milanisti andati a Genova in incognito. La polizia poi per ragioni di ordine pubblico fa entrare tutti i presenti, collocandoli in un angolo della gradinata ove viene esposto lo striscione ‘INFAMI”.




Lo stadio di Genoa è alquanto suggestivo e il tifo si sente in maniera impressionante. I rossoblu incarnano appieno l’anima pugnace della loro guida in panchina, il sanguigno Franco Scoglio, facendo un pressing forsennato che mette in grande difficoltà il Milan. Al gol di Aguilera la Curva Nord letteralmente frana ma i Ragazzi con l’autorevolezza della grande squadra pareggiano grazie un tiro da fuori area di Frankie Rijkaard. Strappiamo un punto in un campo che si rivelerà nel corso dell’anno molto difficile per tutti.

A fine partita qualche fisiologico tafferuglio tra le tifoserie.

Noi intanto in tutta fretta imbocchiamo l’autostrada verso Milano ma con la certezza che dall’anno successivo (e per diverse stagioni) nei cortei della Sud lungo il torrente Bisagno ci sarei stato anche io.

E così avverrà ...


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