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GIACOMO OLZER, IL TRENTINO CON IL CUORE ROSSONERO

Di Massimo Volpato





Nei giorni scorsi Giacomo Olzer, giovane attaccante del Milan Primavera di Mister Giunti ha rilasciato una intervista al canale tv ufficiale rossonero Milan TV. Attraverso le sue parole proviamo a conoscere meglio il ragazzo nativo di Rovereto.


"E' stato un buon girone d'andata, potevamo fare sicuramente meglio e soprattutto in alcune partite in cui abbiamo perso dei punti fondamentali per essere nelle primissime posizioni. Sicuramente possiamo lottare ancora per andare ai Playoff, che è il nostro obiettivo di quest'anno. Anche con il fatto che giocheremo una partita alla settimana potremo preparare meglio le partite e migliorare molti aspetti, siccome non è stato possibile giocando ogni tre giorni. Abbiamo grandi motivazioni nel fare bene quest'anno, soprattutto per riscattarci dall'anno scorso e per il fatto che comunque facendo bene il gruppo tutti i singoli ne giovano. Siamo in una posizione in cui potremmo essere padroni del nostro destino, però essendo il Milan un club blasonato abbiamo il dovere di guardare nelle primissime posizioni, puntando ai playoff, cosa che sicuramente come squadra potremmo raggiungere”.



Dopo aver contribuito a riportare in Primavera 1 la compagine di mister Giunti lo scorso anno, a suon di gol e assist, Olzer si sta ripetendo quest’anno. I numeri del suo mese di febbraio sono strepitosi: in 3 partite ha già messo a segno 3 reti. D'altronde, in famiglia Giacomo è cresciuto a pane e sport: entrambi i genitori infatti erano pallavolisti e anche il ragazzo ha iniziato a giocare a pallavolo nella Itas Trento società di serie A di Volley. Ma ha prevalso il calcio, spinto dalla passione del nonno e per la sua venerazione verso Kakà. E al tempo stesso coltiva una grande ammirazione per la dedizione al lavoro di Cristiano Ronaldo. Anche se, chiedendoli a chi somiglia calcisticamente, lui vi dice che suo zio, tifoso atalantino, lo paragona sempre a Josip Ilicic.



“Quella serata lì non me la dimenticherò per molto tempo. Mi porterò dentro l'esperienza di giocare con i grandi e la motivazione. Il fatto di giocare con loro ti fa sembrare la squadra molto più vicino e quindi ti viene tanta motivazione sia in allenamento che in partita. Lavorare tanto e dare il massimo. Il fatto che l'anno prossimo dovremo iniziare ad entrare in quel calcio può essere sicuramente un trampolino di lancio. Sono molto felice, perché essendo uno dei fuori quota devo essere un punto di riferimento per i miei compagni più giovani e anche un punto di riferimento all'interno della squadra, che oltre ai gol devo essere un riferimento anche fuori dal campo".


Un San Siro senza pubblico ma non per questo meno emozionante per Giacomo Olzer. Il giovante talento milanista entra in campo al 105′ minuto nel corso dei supplementari al posto di Brahim Diaz e firma il suo esordio con la prima squadra del Milan. La vittoria contro il Torino in Coppa Italia, strappata ai rigori, è la ciliegina sulla serata indimenticabile per il centrocampista classe 2001. Un primo passo nel calcio dei grandi, una carriera che promette molto bene.


“Mi sono accorto nell'esordio in Coppa Italia che 15 minuti con i grandi sembrano un'eternità con la Primavera. A livello fisico vanno forte, ed è quello che voglio migliorare."


Olzer è un ragazzo fisicamente possente, alto 188 cm e dalle spiccate doti tecniche, alle quali unisce una fantasia ed un estro che fanno di lui uno dei ragazzi più interessanti della sua annata nel panorama calcistico italiano. Nasce calcisticamente nella squadra del suo paese, il Rovereto, per poi passare al Chievo dove per il fisico che possiede è stato impiegato da attaccante centrale. Con i clivensi si è messo in bella mostra, attirando su di sé gli occhi di molte società: Juventus, Barcellona e Milan su tutte, con il progetto rossonero di Mauro Bianchessi e la fede calcistica decisivi per propiziare la firma coi rossoneri e iniziare il percorso nelle giovanili del Milan. Nel 2017 vince lo scudetto Under 16 con Daniel Maldini come compagno di squadra e Alessandro Lupi come tecnico. Di strada ne deve ancora fare, in termini fisici nel passato ha pagato parecchi infortuni per il repentino sviluppo in altezza. Da lato suo ha una mentalità aperta e una notevole capacità cognitiva che gli stanno permettendo di fare il salto di qualità, anche in termini caratteriali, acquisendo consapevolezza nei propri mezzi. Le prestazioni del talento trentino continuano ad essere tenute sotto controllo da Stefano Pioli, Olzer è un trequartista dotato di ottimi tempi d’inserimento senza palla e tempismo nel gioco aereo. La sua duttilità tattica lo porta inoltre a poter giostrare in tutto il settore d’attacco e se serve anche da mezz’ala a centrocampo. Calcia bene con entrambi i piedi e sa sacrificarsi per la squadra.

Fin dal suo ingresso nelle giovanili del Milan, ha colpito per la sua incredibile maturità. Una dote che piace molto a Pioli, sempre molto disposto a coinvolgerlo negli allenamenti della prima squadra.



"Spero di rimanere a lungo in questa società e di entrare nel calcio dei grandi. Quando ho scelto il Milan sei anni fa l'ho scelto per un fatto di cuore siccome sono milanista fin da piccolo".


Giacomo ha i numeri e le caratteristiche per togliersi grandi soddisfazioni nella sua carriera calcistica ma sicuramente molto dipenderà dalla sua bravura di non accelerare i tempi e continuare a seguire il giusto percorso di formazione, per raggiungere la maturità calcistica. E chissà che un giorno poi non possa ricalcare le orme del suo idolo con la maglia numero 22 sul prato di San Siro, in quello che rappresenterebbe il coronamento del sogno coltivato fin da bambino.

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