Ovviamente, in Casa Milan, la parola d’ordine è soprattutto “rinnovare”. Rinnovare Gianluigi Donnarumma, il cui contratto scade nell'estate 2021.
Inutile soffermarsi troppo sul valore di un giocatore che è scoglio di grandezza nel mare di declino di questi anni, uomo immagine rossonero e bandiera futura e possibile di tutto il calcio italiano. Sino a che Gigio difenderà la porta del Milan il club avrà una credibilità, anche in assenza di risultati.
Per colui il quale Mauro Bianchessi spese, nel suo scouting, la parola «impressionante», l’attuale contratto è di 6 milioni di euro netti, il doppio dell’attuale tetto ingaggi del club, comunque rotto e superato anche da Zlatan Ibrahimovic.
Nonostante le voci delle scorse settimane, che ipotizzavano una robusta spalmatura dell’attuale ingaggio, dunque una riduzione, il club starebbe lavorando, come riportato anche dal Corriere della Sera di ieri, ad una sostanziale conferma dei 6 milioni di euro, cui aggiungere robusti premi.
Dal canto suo, Mino Raiola, agente del giocatore, ha messo sul piatto una richiesta da 10 milioni di euro netti a stagione, assolutamente irricevibile nel calcio dell’era del Covid-19. Tuttavia, il suo primo passo di avvicinamento il Milan, per mano di Maldini e Massara, lo ha fatto, con durata quinquennale.
Ora la palla passa al giocatore, che vorrebbe restare rossonero soprattutto con la prospettiva di andare in Champions League, e al suo agente: siamo a settembre, i tempi stringono, perché tra pochi mesi Gigio Donnarumma potrebbe diventare uno dei più grandi free-agent della storia del calcio europeo e mondiale.