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Immagine del redattoreMassimo Volpato

IBRA TRA NOI!


Molto probabilmente la disfatta di Bergamo, mal digerita e mai dimenticata da Boban, ha avuto la spinta decisiva per l’arrivo in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. Da quando Zlatan è arrivato non lo hanno mai lasciato solo, giornalisti, cameraman, dirigenti e soprattutto loro....i tifosi letteralmente impazziti per il suo ritorno in rossonero. Nella conferenza stampa di presentazione Ibra ha detto: “I tifosi sono il 50% di quello che facciamo.” L’amore tra lui e il popolo rossonero, anche dopo il 2012, non si era mai esaurito, ne abbiamo avuto la dimostrazione in questi giorni. I sostenitori del diavolo lo hanno guardato, idolatrato, toccato, ma tutto sempre con molto rispetto e se lo sono goduto in tutti i suoi momenti come non succedeva da tempo in casa milanista. Appena sceso dall’areo ed espletate le burocrazie mediche e contrattuali ha voluto allenarsi da solo a Milanello. Ha giocato l’amichevole infrasettimanale contro la Rhodese, subito da titolare segnando anche un gol. Aspettando la partita contro la Sampdoria, Ibrahimovic ha dimostrato di essere pronto a giocare ed a rendersi subito utile, e il suo popolo rossonero riempirà San Siro per dimostrargli tutto il suo amore che nutre nei suoi confronti e la speranza di poter vedere un altro Milan in campo. Sempre durante la conferenza stampa, c’è stato un altro passaggio importante dove il giocatore svedese ha detto: “Magari non corro più come a 28 anni ma posso sempre tirare da 40 metri”. Ora la parola passa al campo, ma Zlatan che novità può portare in campo per il Milan? Come abbiamo scritto in un post di qualche giorno fa, Piatek finora non ha dato garanzie di un rendimento costante, un solo gol su azione, sicuramente le colpe non sono tutte sue, però è innegabile che il suo score non è un gran biglietto da visita. Con l’arrivo dello svedese, gli spazi per il giocatore polacco potrebbero notevolmente ridursi, perché proprio Ibra potrebbe essere quella prima punta tanto cercata. Ed essere lui il punto di riferimento per i compagni davanti. Perché Ibra sa aprire spazi importanti, per i compagni di reparto e dialogare con i centrocampisti che possono sfruttare il suo lavoro per inserirsi nelle azioni d’attacco. Per caratteristiche tecniche Leao, potrebbe essere il compagno ideale dello svedese. Può correre per Ibra, lanciarsi negli spazi creati dal giocatore svedese e dialogare con lui; praticamente Leao potrebbe muoversi e fungere da falso nueve. In questi giorni Pioli ci avrà pensato per bene a come risolvere questi quesiti tecnici. Anche se molto probabilmente contro la Sampdoria si ripartirà con Ibra al centro del terzetto d’attacco, magari sfruttando Leao come ala al posto di Suso o Calhanoglu. Sicuramente il mister milanista, dovrà tenere conto che Ibrahimovic ha già incantato i suoi tifosi a San Siro e lo rivuole fare ancora, anzì vuole farlo saltare come una volta.

Massimo Volpato

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