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  • andreapietrafitta

Il Milan non vince più: brutta sconfitta al derby di Coppa


Tanto vento nella semifinale di andata della Coppa Italia Femminile che vede in programma il Derby della Madonnina, oggi in scena allo stadio Breda di Sesto San Giovanni.

Ganz propone un 4-3-1-2 con Korenciova in porta, Bergamaschi, Agard, Fusetti e Tucceri sulla linea difensiva, Conc (grande occasione per lei dopo tanta panchina) Rask e Grimshaw con Hasegawa dietro alle due punte Giacinti e Dowie. Ancora non disponibili Jane e Salvatori Rinaldi, mentre Boquete ferma per un problema muscolare.

L’incontro è subito sfavorevole per le rossonere che, a causa di una ingenuità (fallo di mano di Fusetti), regalano un calcio di rigore alle nerazzurre. Dal dischetto Rincon, ma nonostante la parata di Korenciova la palla finisce in rete a seguito della respinta di Marinelli. Siamo solo al quarto minuto e l’Inter conduce il derby per una rete a zero.

Timida la reazione delle rossonere che, dopo una bella azione di Conc, cerca subito il pareggio ma l’Inter respinge in angolo senza particolari affanni.

Al 12’ Møller scarica un tiro potentissimo di sinistro che finisce sotto la traversa: imparabile per Korenciova. Siamo al 2-0. Una partenza incubo per le rossonere.

Questa volta è più incisiva la reazione delle rossonere. Rask innesca Giacinti sul filo del fuorigioco: il capitano beffa Gilardi con un bel pallonetto e la palla finisce in rete.

Qualche minuto dopo Hasegawa recupera un pallone e lancia in contropiede Valentina Giacinti: il capitano finta e tira ma la conclusione è alta. E’ l’ultima emozione di un primo tempo che si spegne senza sussulti, con l’Inter che conduce in vantaggio per 2-1.

Nella ripresa, nonostante il possesso palla delle rossonere, nulla da segnalare fino al 70’, quando Hasegawa disegna un fantastico assist per Christy Grimshaw che conclude di sinistro e coglie il palo.

A nulla valgono i cambi di mister Ganz (fuori Tucceri e Conc, dentro Kulis e Mauri): c’è solo il tempo per l’ultima azione pericolosa rossonera, con Dowie che, servita splendidamente da Giacinti, conclude a botta sicura, ma l’estremo difensore nerazzurro salva il risultato.

Un brutto Milan, una prestazione opaca e poco convincente, al di là dell’inizio shock che ha portato subito in svantaggio le rossonere. È mancata la cattiveria, l’ultimo passaggio (aspetto non ancora risolto) e in generale quella grinta che solitamente caratterizza la stracittadina. La batosta contro la Juventus ha probabilmente lasciato strascichi: resta positivo comunque il sacrificio profuso in un campo reso difficile dal forte vento. Bene Hasegawa, grande fantasia, tanti palloni giocati in un centrocampo orfano di Vero Boquete. Da rivedere l’intesa tra Valentina Giacinti e Natasha Dowie, spesso interpreti di uno spartito diverso: il giorno in cui troveranno quella sintonia finora vista a sprazzi, saranno guai per le avversarie. Per ora, purtroppo, cantano da soliste. Soffre tanto Tucceri, parente lontana della Linda nota ai tifosi rossoneri, e soprattutto Grimshaw, perennemente fuori contesto in una partita totalmente da dimenticare.

La battaglia è persa – ha ribadito Mister Ganz a fine partita – ma non la guerra. Non fa una piega: al ritorno ogni risultato è possibile ma la certezza, ad oggi, è un Milan fortemente discontinuo nei risultati e nel giuoco. E se questo è il passo, sarà già tanto confermare il secondo posto.

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