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LAZIO AWAY

di Fabrizio Perotta


(20 febbraio 1994)


Rotola, rotola, il pallone rotola questa volta in un freddo febbraio romano di metà Anni 90.

Trasferta insidiosa per il Milan capolista contro una Lazio ricca di campioni come Signori, Boksic e Gascoigne.  La partita dell’Olimpico  è  tra l’altro  per Sebastiano Rossi  uno degli ultimi ostacoli verso il record d’imbattibilita di Zoff (poi raggiunto la domenica successiva contro il Foggia, fissandolo a 929 minuti n.d.r.). Il fatto che sia proprio lo stesso Zoff a guidare dalla panchina la compagine biancazzurra costituisce poi uno di questi strani casi che solo il destino sa regalare.

Andare in trasferta all’epoca voleva dire treno speciale, un’esperienza  che venne anche trasfusa cinematograficamente nel film ‘Ultra’’ di Ricky Tognazzi dove si racconta il viaggio dei tifosi romanisti al Comunale di Torino.  

Al di la’ di qualche inevitabile adattamento narrativo, anche da molti criticato, la pellicola ha tuttavia  il pregio di raccontare il senso di appartenenza di chi viaggia al seguito della propria squadra. Ore di viaggio, denaro speso e  grandi rischi da affrontare in campi ostili dove si viene accolti da un odio talvolta difficile da descrivere: ecco cosa è una trasferta.  Proprio però tutto quello che si fa per essere presenti rende la vittoria della squadra una TUA vittoria, come se fossi sceso In campo con loro.


Un ritrovo in Garibaldi (foto di repertorio)


Raggiungere Roma,  causa sciopero delle Ferrovie dello Stato non è semplice. Il ritrovo viene fissato alle tre in stazione Garibaldi ma si riesce a partire solo alle sei e mezza del mattino dalla Centrale. Non vi è forse la stessa adrenalina che contraddistingue le sfide con la Roma ma quando si va nella capitale bisogna pur sempre tenere gli occhi aperti.


Biglietto treno speciale

Il viaggio questa volta  è tuttavia particolarmente tranquillo. Le interminabili perquisizioni all’arrivo a Roma Tiburtina, prima del trasferimento con i soliti fatiscenti bus dell’ ATAC allo stadio Olimpico, sono infatti la norma. Vi è solo qualche “contrattempo” lungo il percorso per una sassaiola da un campo nomadi, pronti però  a darsi alla fuga al primo abbozzo di reazione.


Biglietto stadio

Venendo al calcio giocato, partita dura ma un Milan pugnace resiste all’assalto biancazzurro e proprio sul finale del primo tempo,  dopo una carambola sulla traversa, è il solito Massaro a portarci in vantaggio. Nella ripresa Rossi è insuperabile e, anche se con qualche sofferenza di troppo, si torna a casa con una vittoria molto importante in chiave scudetto (il terzo consecutivo).


La Curva Sud all’Olimpico

Dopo l’abituale oretta di attesa post partita sugli spalti, inizia l’operazione rientro. Il ritorno è tutto sommato rapido ma con una sorpresa finale non proprio gradita. Il treno termina infatti la sua corsa a Lambrate mentre tutti hanno le auto in Centrale, stazione di partenza. E’ ormai notte inoltrata e non ci sono più mezzi pubblici: ci tocca quindi un’ora e mezza di cammino che, se pur stanchissimi, viene affrontata cantando allegramente per le vie di Milano. E mai coro fu più appropriato:

“Ci facciamo i chilometri,

superiamo gli ostacoli,

col Diavolo in fondo al cuor”.

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