Di Dado18
Tra le tante dirette di Bobo Vieri che fa sul suo profilo Instagram in questo periodo di quarantena, in una è andato in scena un particolare incontro tra l'ex attaccante azzurro e Paolo Maldini. Sono stati trattati diversi temi, come ad esempio la ripartenza del campionato. Secondo Paolo bisogna cercare di farlo ripartire, altrimenti molte squadre meno blasonate rischierebbero molto sotto il punto di vista economico. La priorità ovviamente va verso la salute dei giocatori, staff e dirigenti, ma la ripartenza sarebbe l'unico modo per non passare molto tempo in tribunale tra reclami e accuse dei vari club. "Se non si forza una situazione,non si riparte piu". Successivamente a Paolo viene girata una domanda di un tifoso: "Van basten dice che il Milan di Sacchi vinceva per la qualità della difesa con un modulo difensivo. Sacchi invece dice che aveva un modulo piu offensivo. Chi ha ragione?" Il capitano non dà una risposta precisa. Per lui il segreto é avere un buon allenatore e degli ottimi giocatori. Forse la fase difensiva era un pó meglio della fase offensiva perché era molto difficile che si facessero trovare impreparati. Alla domanda "Ti sarebbe piaciuto giocare con un'altra maglia?" Ripensando alla sua carriera e a tutti i titoli vinti risponde di no. "Sono milanese,milanista e mio padre fù il primo ad alzare una Champions League con la maglia di una squadra italiana. I miei figli hanno giocato nella giovanili del Milan, Daniel ha anche debuttato in serie A. Per andare via in quel periodo, o volevi essere ceduto, o il club voleva cederti, e a me queste cose non sono successe" Bobo poi chiede: "Ma a Daniel gliela fai qualche critica?" "No non vuole che gliene parlo, ma d'altronde anche io non accettavo le critiche che mi faceva papà (Cesare). Parlando poi del suo nuovo ruolo da dirigente, Maldini racconta che inizialmente si trovava bene con Leonardo, poi quando è andato via si sentiva come "solo". Solo poi, quando si è fatto aiutare da Boban e Massara, ha colmato questa sua solitudine. In seguito Bobo gli ha fatto una domanda molto particolare: "Ti manca giocare?" "Adesso no,ma l'estate quando ho deciso di smettere,ho pensato: Ma devo andarci lo stesso in ritiro?". Racconta poi che in quella stagione alle 3' giornata ci fu Milan-Inter e in quel momento aveva una voglia incredibile di scendere in campo e di giocare. La cosa che gli manca di più nel calcio? La tensione pre-partita, che magari fa anche star male in alcuni casi, ma è una delle mancanze che ha. Più tardi si è passati a discutere della partita che gli ha fatto più male. Inizialmente non ne specifica una, anzi, oltre ai tanti trofei vinti, scherzosamente, dice di essere stato uno dei giocatori più perdenti della storia. Ha perso: 3 Champions League, 1 Supercooppa Europea, 3 Finale di Coppa Intercontinentale, 1 Mondiale e 1 Europeo. Poi ha fatto il nome della partita Marsiglia-Milan, semifinale di Champions del 1991, persa a tavolino per 3-0. Tra gli aneddoti sul Mondiale, Maldini dice che nel 2006 ricevette la chiamata da Lippi, ma declinò la proposta. E propio quella proposta gli costò cara, visto che, dopo aver giocato 4 Mondiali senza vincerne neanche uno, l'anno in cui ha rifiutato la chiamata l'Italia l'ha vinto."Ho pensato...sono propio uno sfigato" Tra i vari mondiali giocati, nel 2002, in quella discutibile partita contro la Corea del Sud, Paolo ricorda scherzosamente a Bobo come la polizia non voleva far entrare i calciatori italiani allo stadio, a causa della mancanza dei pass. Infine conclude con una bella riflessione:"Giocare a calcio mi ha aiutato a crescere come uomo. Ai miei figli lo dico sempre. Per giocare a calcio ci vuole sacrificio, lo stesso che hanno avuto Maradona, Messi, Zidane e Pelè" Davide
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