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Immagine del redattoreMassimo Volpato

MARCO BRESCIANINI IL CENTROCAMPISTA MODERNO

Quando guardiamo una partita della primavera lo riconosciamo subito, alto, biondo, dinoccolato, occhi azzurri e forte fisicamente. Queste caratteristiche sembrano quelle di un giocatore dell’est, invece è il classe 2000 del Milan primavera, Marco Brescianini. Nato a Calcinate, in provincia di Bergamo, il 20 gennaio del 2000, dal 2008 respira l’aria di colore rossonero e poco tempo fa il Milan gli ha rinnovato il contratto sino al 2024. E’ uno dei pochi ad aver sempre messo d’accordo tutti gli allenatori che ha avuto in primavera (Gattuso, Lupi, Giunti) perché ha sempre giocato con tutti e tre i mister anche in ruoli non propriamente suoi, dando molta disponibilità e dimostrando grande spirito di squadra e sacrificio. Nel 2016/2017 alla sua prima stagione con l’under 17 B ha collezionato 13 presenze e ha siglato una rete, poi dal luglio 2017, complice l’infortunio di capitan Torrasi nel precampionato, Mister Gattuso lo butta subito nella mischia assieme a capitan El Hilali e a Tommaso Pobega (oggi al Pordenone in serie B) da mezz’ala sx, che sarebbe il suo ruolo naturale. Alla sua prima stagione con la squadra primavera sotto la guida di Gattuso e poi di Lupi ha collezionato 31 presenze con un assist, nella stagione successiva, purtroppo quella della retrocessione in Primavera B, il ragazzo di Calcinate è cresciuto anche sotto porta con 3 gol contro il Napoli e Genoa al Vismara e nel derby in trasferta, un assist in 22 partite. Brescianini è una mezz’ala completa, un giocatore box to box moderno, bravo nella progressione con una buona visione di gioco e un ottimo tiro dalla distanza, ma la sua polivalenza, spirito di sacrificio e la sua tanta personalità lo ha portato a ricoprire il ruolo dell’esterno d’attacco, l’interno di un centrocampo a due, il playmaker basso in un centrocampo a tre fino a fare il difensore centrale sotto la disastrosa gestione di Lupi nella scorsa stagione. A fine partita ti rendi conto che è uno dei giocatori che ha corso di più, l’ultimo a mollare e spesso si carica la squadra nei momenti di difficoltà. E’ stato capitano per la prima volta la scorsa stagione nel derby di ritorno e sarà il capitano di quella che al Milan vogliono che sia la stagione dell’immediata promozione e del ritorno ai livelli che competono al settore giovanile rossonero.


Massimo Volpato



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