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MARCO FRIGERIO, IL TATTICO DELLA PRIMAVERA

di Massimo Volpato



Qualche giorno fa, Marco Frigerio, centrocampista del Milan Primavera, ha rilasciato una intervista a Milan TV e ha parlato della sua stagione e di quella del club, come sempre attraverso le sue parole proviamo a conoscere il giovane classe 2001.


"Il Milan rappresenta una parte importante della mia vita, è una seconda famiglia. La vesto da quando avevo dieci anni. Essendo anche milanista, solcare il cancello di Milanello è un sogno che si sta avverando e spero continui".


All’età di dieci anni è stato notato da Angelo Carbone, che all’epoca è il responsabile della scuola calcio, in torneo a Bormio. Il giovane gioca sotto età, essendo il torneo aperto ai 2000. Carbone lo invita a Milanello per un provino che ovviamente va bene, il problema è che la sua squadra, la Vis Nova Giussano è affiliata all’Inter, ma l’amore per il rossonero prevale, Marco rifiuta il passaggio ai cugini e viene tesserato dal Milan.



"Migliorarmi sempre di più e puntare sempre in alto, il mio sogno sarebbe esordire e giocare in prima squadra. E' un sogno che hanno tutti i bambini, figuriamoci io che sono milanista".


Il suo percorso al Milan non è semplice e lineare, il suo cammino è costellato anche da tante panchine, ma il papà gli ha insegnato che il lavoro paga sempre, e così non ha mai mollato, e lavorando duro ha vinto il campionato under 16 con Mister Lupi, il campionato Primavera 2 la scorsa stagione. Dove è risultato uno dei migliori giocatori di Giunti. E quest’anno sono anche arrivate le convocazioni in prima squadra.


“Lavorando a stretto contatto con la prima squadra si imparano i dettagli, ho cercato di apprendere il più possibile da questi giocatori fenomenali. Le convocazioni mi servono da stimolo per farmi trovare pronto se servisse a Pioli".


Filippo Galli suo grande estimatore, ha sempre detto che il ragazzo brianzolo, nato a Carate Brianza il 16 luglio 2001, sa fare entrambe le fasi: quella di possesso e quella di non possesso. Caratteristica non comune ai ragazzi di oggi. Marco ha sempre dimostrato grande intelligenza anche nell’umiltà di apprendere e di correggere i suoi errori e di fare tesoro delle sue esperienze. Nello studio è sempre stato bravo tanto da essere uno dei migliori nelle sedute tattiche dei vari mister.



Sulla ripresa: "Non vedevamo l'ora di ricominciare a giocare, appena si è ripartito avevamo tutti il sorriso sulle labbra. In Primavera 1 c'è un ritmo diverso, in Primavera 2 siamo stati bravi ad essere sempre concentrati, vincere il campionato e risalire dove ci compete".


Nella stagione in corso Marco è uno dei giocatori più utilizzati da Mister Giunti, potendo giocare sia da centrocampista centrale che da mezz’ala. Purtroppo i risultati sono molto alterni, e alla squadra manca proprio continuità sia nel gioco che nei risultati. E questo va ad incidere anche le prestazioni di Marco anche se il suo apporto in termini di impegno e sagacia tattica assieme a Brambilla non lo fa mai mancare.

Il suo futuro passa attraverso i suoi piedi e la sua testa, quest’ultima sembra che ci sia e anche la mentalità giusta e l’attitudine al lavoro. La società nella persona di Paolo Maldini gli ha dimostrato fiducia facendogli firmare il primo contratto da professionista fino al 2023. Forza Marco, prima c’è da finire un campionato primavera e poi chissà…magari un posticino in prima squadra ci può essere,

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