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MILAN-CAGLIARI 0-1 (1996-97) 6 per sempre Franco Baresi

  • Immagine del redattore: fabrizio.perotta
    fabrizio.perotta
  • 14 mag 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Maggio 1997: si disputa contro il Cagliari l’ultima giornata di un campionato calvario.

L’ennesima sconfitta, con euclidea coerenza, chiude la stagione. Vero è che risulta quasi irrilevante rispetto all’eliminazione ad opera del Rosenborg e soprattutto alle umiliazioni subite contro la Juve (1-6) e Inter (1-3). Autentiche flagellazioni morali per espiare ignote colpe.

Piove, nella Sud sventolano le bandiere gialle del Borussia Dortmund, a celebrare la vittoria tedesca contro la Juventus nella finale di Champions League del mercoledì precedente, ma soprattutto troneggia una grande coreografia.

Con cartoncini bianchi e rossi viene formata la scritta “BARESI” e in transenna uno striscione di 80 metri recita “RESTA CON NOI”.



Vi è infatti la sensazione che il Capitano abbia intenzione di ritirarsi, sebbene la mancanza di un annuncio ufficiale non renda possibile organizzare vere e proprie feste di addio.

La Curva manifesta tutto il suo amore con questa accorata richiesta. Una presa di posizione indipendente dall’età e dalla forma fisica perche nessuno più di Franco Baresi ha saputo onorare in tutti questi anni i colori rossoneri.

La prestazione, quella che poi si rivelerà essere l’ultima, è tra l’altro ancora una volta superba. Una sua chiusura su Dario Silva e un salvataggio sulla linea brillano nel grigiore generale.I cori per Baresi durano senza soluzione di continuità per tutta la partita che poi è anche l’ultima volta di Arrigo Sacchi sulla panchina del Milan. Il suo ritorno non è certo stato felice ma un degno saluto spetta anche a lui.


Il Capitano


Due striscioni: “ARRIGO GRAZIE LO STESSO” ma soprattutto, come un vero e proprio atto di liberazione, “FINALMENTE È FINITA” ci proiettano già nella stagione successiva.

Nonostante l’abbandono del calcio giocato, il campionato 1997-98 si apre comunque nel nome del Capitano.

Per restituire entusiasmo a un ambiente a dir poco sotto tono viene infatti organizzata al Forum di Assago una kermesse presentata da Claudio Lippi e Natalia Estrada. Nell’occasione, tra un nuovo acquisto e l’altro, il Presidente Berlusconi annuncia il ritiro della maglia numero 6 di Franco Baresi.

Il rito, tipico degli sport americani, è il massimo onore che si possa concedere a uno sportivo che ha abbandonato l’attività agonistica.

Dall’alto scende una gigantesca casacca rossonera con il numero 6: d’ora in poi nessun altro giocatore del Milan potrà indossare la sua maglia.



È un momento molto emozionante con il passaggio di consegne a Paolo Maldini in una serata da ricordare anche per il pianto del Tasso, a cui il pubblico si stringe in un grande abbraccio collettivo dopo la recente perdita della moglie.

Le celebrazioni termineranno poi nel mese di ottobre a San Siro con una partita d’addio che vedrà protagonisti molti dei campioni affrontati da Franco Baresi nella sua carriera. L’incontro si svolgerà purtroppo in un momento non particolarmente felice della storia rossonera.

La restaurazione voluta da Capello, tornato in panchina dopo la vincente parentesi madrilena, si sta infatti rivelando semplicemente disastrosa.


Questa però non è una partita ma un evento acronico, in alcun modo collegabile ad altri avvenimenti. Quando le luci si spengono e il Capitano imbocca la via degli spogliatoi si chiude un pezzo di vita di tutti i presenti.

Troppo giovane per vivere Rivera, è, e resterà Lui, il mio Capitano per eccellenza.

Semplicemente 6 per sempre Franco Baresi.

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