Rotola il pallone, rotola nell’ultima partita di un campionato calvario.
Si chiude con l’ennesima sconfitta, anche se di poco rilievo pensando all’eliminazione ad opera del Rosenborg e soprattutto rispetto alle umiliazioni subite contro la Juve (1-6) e Inter (1-3).
Piove, nella Sud sventolano le bandiere gialle del Borussia Dortmund, a celebrare la vittoria tedesca contro la Juventus nella finale di Champions League del mercoledì precedente, ma soprattutto troneggia una grande coreografia.
Con cartoncini bianchi e rossi viene formata la scritta “BARESI” e in transenna uno striscione di 80 metri recita “RESTA CON NOI”.
Vi è infatti la sensazione che il Capitano abbia intenzione di ritirarsi, sebbene la mancanza di un annuncio ufficiale non renda possibile organizzare vere e proprie feste di addio.
La Curva opta quindi per un invito a restare ancora con noi, un invito che è indipendente dall’età e dalla forma fisica perche nessuno più di Franco Baresi in tutti questi anni ha saputo onorare i colori rossoneri. La sua prestazione, quella che poi si rivelerà essere l’ultima, è ancora una volta semplicemente superba. Una chiusura su Dario Silva e un salvataggio sulla linea brillano nel grigiore generale.
I cori per Baresi durano senza soluzione di continuità per tutta la partita che poi è anche l’ultima volta di Arrigo Sacchi sulla panchina del Milan. Il suo ritorno non è certo stato felice ma un degno saluto spetta anche a lui.
Due striscioni: “ARRIGO GRAZIE LO STESSO” ma soprattutto, come un vero e proprio atto di liberazione, “FINALMENTE È FINITA” ci proiettano già nella stagione successiva.
Anche il campionato 1997-98 si apre comunque nel nome del Capitano.
Per restituire entusiasmo a un ambiente un po’ sotto tono viene infatti organizzata al Forum di Assago una kermesse presentata da Claudio Lippi e Natalia Estrada. Nell’occasione, tra un nuovo acquisto e l’altro, il Presidente Berlusconi annuncia il ritiro della maglia numero 6 di Franco Baresi (un rito tipico degli sport americani, il massimo onore che si possa concedere a uno sportivo in procinto di lasciare l’attività agonistica).
Una gigantesca casacca rossonera scende dall’alto: da ora in poi nessun altro giocatore del Milan potrà indossare la sua maglia.
È un momento molto emozionante con il passaggio di consegne a Paolo Maldini in una serata da ricordare anche per il pianto del Tasso, a cui il pubblico si stringe in grande abbraccio collettivo dopo la recente perdita della moglie.
Le celebrazioni termineranno poi nel mese di ottobre a San Siro con una partita d’addio che vedrà protagonisti molti dei campioni affrontati da Franco Baresi nella sua carriera.
L’incontro purtroppo si svolgerà in un momento non particolarmente felice della storia rossonera. Nonostante un’importante campagna acquisti, nella tanto celebrata restaurazione di Fabio Capello fioccano le sconfitte e quella con la Lazio in una finale di Coppa Italia praticamente già vinta porterà anche a una storica contestazione.
Di tutto questo però parleremo in un’altra occasione e buone vacanze a tutti!
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