Milan-Celtic 4-2, obiettivo raggiunto
- Giallo_585
- 3 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Obiettivo raggiunto. Con qualche patema di troppo ma il Milan ottiene l’aritmetica qualificazione ai sedicesimi di Europa League con un turno di anticipo, complice il contemporaneo successo del Lille sui cechi dello Sparta Praga.
Partenza shock per i rossoneri: leggerezza di Krunic al 7’, che si fa soffiare palla al limite dell’area da Rogic, il quale è bravo a battere Donnarumma di sinistro. Il peggio deve ancora venire: tra il 9’ e il 14’ il Milan perde Kjaer per un risentimento muscolare alla coscia destra e Donnarumma prima evita il raddoppio di McGregor al 13’, poi capitola incolpevole un minuto più tardi su Edouard.
0-2 al quarto d’ora. Il Milan si scuote e in tre minuti, tra il 24’ e il 26’, rimette in piedi la gara grazie a una punizione dell’ottimo Calhanoglu e a una chiusura mancina di Castillejo al limite dell’area piccola. Ancora Castillejo cincischia troppo sotto porta tre minuti dopo, favorendo il recupero di Laxalt.
Milan che quando accelera mette a nudo la modestia dell’avversario e dà la sensazione di poter sfondare a proprio piacimento.
Il sorpasso arriva in apertura di ripresa ed è un gioiello di Hauge: il giovane norvegese dribbla e si infila in mezzo a tre maglie avversarie prima di appoggiare di interno destro sul palo lungo. Davvero un gran gol per il talento di Bodo, ormai in costante crescita. Ciò che rimane della partita racconta di un Milan intento a gestire ritmo e pallone, non sempre in maniera ottimale. È ancora bravo Gigio al minuto 73 nel respingere una grande punizione dal limite di Christie. Il gol della staffa arriva al 82’ per opera di Diaz, che supera il portiere con un tocco sotto dopo l’ennesimo spunto in velocità di Hauge.
4-2 finale e qualificazione centrata per i ragazzi. Ora testa al campionato con il problema muscolare di Kjaer che va ad aggiungersi a quelli, per la verità in via di definizione, di Leao e Ibra. Contrattempi ai quali una squadra impegnata ogni tre giorni può e deve far fronte. Proprio come avvenuto stasera, in una gara recuperata prima di tutto con la testa, la tranquillità e la consapevolezza nei propri mezzi. Lo stesso spirito che i ragazzi sapranno mettere in campo nelle prossime impegnative gare di campionato.
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