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Milan-Manchester United, che questa notte sia ancora nostra

di LM

Sette giorni dopo. Il Milan è di nuovo chiamato a sovvertire i pronostici. Al termine delle convocazioni, la gran parte dei media ha presentato la sfida con un emblematico: "Milan, emergenza totale". Ed emergenza sia. I rossoneri, rispetto alla gara d'andata, recuperano Theo Hernandez, Ibrahimovic, Bennacer e Calhanoglu. Solo il trequartista e il terzino francese partiranno dal primo minuto. Né Ibra, né Ismael, hanno ancora i minuti e la condizione per partire dall'inizio. Non recuperano Rebic, Leao, Romagnoli e Calabria. Tra le file dei Red Devils recuperano De Gea e Rashford che prenderanno il posto, nella formazione iniziale, di Henderson e Martial. Solskjaer recupera anche Pogba, Van de Beek e Mata ma presumibilmente dalla panchina, anche se, occhio alle sorprese al momento delle formazioni ufficiali.


Si riparte dall'1-1 dell'andata che sposta poco o nulla. Già, perché la sfida è adesso, tra le mura della Scala del Calcio. Un San Siro purtroppo vuoto. Il suo boato, avrebbe dato una spinta notevole ai ragazzi questa sera, così come l'Old Trafford avrebbe fatto all'andata con gli inglesi. Una notte speciale, da dentro o fuori. L'inno dell'Europa League, ma l'atmosfera sembra quella delle notti magiche di una volta. Una specie di anticamera prima del ritorno sul palcoscenico dei giganti dove, auspicabilmente, il Milan deve salire al più presto. Si prevede pioggia a Milano e i pensieri vanno lì, al 2007. Al lampo di Ricardino Kakà, alla maestria del Professore Seedorf, a quella corsa interminabile di Gilardino. Non siamo più quel Milan, ma nemmeno loro sono quel Manchester United.


Lo abbiamo visto all'andata, possiamo fargli male. E allora Milan-Manchester United sia. Con le assenze, con il campo bagnato, con i pronostici che ci vedono fuori. Sia ancora la nostra notte, sia la notte del Milan.

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