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Immagine del redattorefabrizio.perotta

MILAN-PARMA 1998-99

Il pallore rotola oggi lungo la Via Emilia.

L’avversaria di turno è il Parma, squadra di provincia che negli anni 90, grazie ai miliardi della multinazionale Parmalat, riuscì a conseguire grandi traguardi, persino in Europa.

Anche in questa stagione la compagine parmense è fortissima: Buffon in porta, Thuram e Cannavaro in difesa, Veron a centrocampo e un attacco atomico con Chiesa, Crespo e Balbo. La partita di andata era stata emblematica evidenziando un divario impietoso (4-0 il risultato).

Col passare delle giornate il Milan aveva iniziato però a rendere al di là di ogni più rosea previsione e  anche il pareggio della settimana precedente con la capolista Lazio, pur molto sofferto (14 calci d’angolo a zero), ci mantiene in corsa per la qualificazione in Champions League.

Si gioca in una splendida giornata primaverile con una buona cornice di pubblico: il Parma parte forte e Abbiati è costretto a salvare più volte il risultato sino a quando Balbo con un tiro cross trova la via della rete. Il vantaggio è meritatissimo e neanche i più ottimisti potevano pensare che nel secondo tempo sarebbe cambiata la storia del campionato.


Folclore in Curva Sud

È invece un Milan semplicemente trasformato quello che scende in campo nella ripresa, pareggiando immediatamente con un gran tiro da fuori area di Maldini. Boban e Weah salgono in cattedra e su un passaggio filtrante del croato il neo entrato Ganz anticipa Buffon in spericolata uscita: la palla corre lenta verso la porta ormai vuota, inseguita dall’attaccante rossonero e dal velocissimo Cannavaro. Lo stadio trattiene il fiato per poi esplodere quando l’attaccante rossonero ha la meglio gonfiando la rete in scivolata.


Il gol della vittoria

Il finale è un susseguirsi di emozioni ma il risultato non cambia regalando la vittoria alla squadra rossonera.

Quello che succederà poi è semplicemente incredibile con Lazio che prima perde nel posticipo serale contro la Roma e poi si fa anche battere a domicilio da una ritrovata Juventus. Con la vittoria del giorno dopo a Udine il Milan si porta a un punto dal primato.

Seguiranno partite che meriterebbero ciascuna una specifica trattazione: vittoria contro i bianconeri al Delle Alpi, la rocambolesca rete di Ganz (“el segna semper lu”) contro la Samp al minuto 95 e poi il sorpasso in un piovoso sabato di passione (pareggio della Lazio a Firenze mentre il Milan infierisce sul già retrocesso Empoli). 

L’ultima perla al Curi di Perugia e’ già scritta nel destino.

Sette vittorie nelle ultime sette partite, emozioni su emozioni ma tutto ebbe inizio con quella corsa verso la porta di Buffon:

Ganz-Cannavaro, Ganz-Cannavaro...

.. reteeeeeee..

Il Milan è campione d’Italia per la sedicesima volta nella sua storia.

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