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Immagine del redattorefabrizio.perotta

MILAN-VERONA 1983-84

Il nostro speciale pallone rotola oggi agli inizi della stagione 1983-84, quella del ritorno in Serie A.

Dopo la travolgente cavalcata dell’anno precedente c’è grande entusiasmo nell’ambiente rossonero e la vittoria del derby nell’ultimo Mundialito fa sognare un’immediata scalata verso i piani alti.

Le prime delusioni arrivano però già dal calcio mercato estivo. Era dell’anno precedente uno scambio di prestiti con il trasferimento di Collovati all’Inter in cambio del trio Canuti, Pasinato e Serena. Il rendimento dei tre “nerazzurri” si rivela eccellente: gli ultimi due in particolare disputano una stagione strepitosa e, oltre ai gol di Serena, memorabili sono ancora oggi le sgroppate sulla fascia di Pasinato, capace nella sfida con il Flamengo addirittura di annichilire un fuoriclasse come Leo Junior.

Collovati infatti resta all’Inter ma, non si sa come, anche il “nostro” trio fa ritorno alla base. Ciò suscita grande malcontento nella tifoseria per l’operato del presidente Farina che appare supinamente piegarsi ai voleri dell’Inter.

Vengono a dire il vero acquistati due nuovi stranieri, il difensore Eric Gerets, capitano della nazionale belga e il centravanti inglese Luther Blisset dal Watford di Elton John. L’attaccante ha segnato molti gol in patria ma il suo soprannome “Miss it” (sbaglialo) non promette nulla di buono.


Luther Blisset

In effetti Lutero il bombardiere nero, come veniva affettuosamente chiamato in un coro della curva, diventerà per anni il simbolo dei bidoni provenienti dell’estero anche se, come spesso accade, verrà negativamente giudicato oltre i suoi effettivi demeriti. Un gol sbagliato nel derby rimane certo iconico (piatto a porta vuota sull’esterno della rete a cui fa seguito il plateale e disappunto di Castagner) ma 5 reti e diversi assist rimangono comunque pregevoli ricordi della sua esperienza rossonera.

In ogni caso c’è l’unanime convinzione che la squadra si presenti ai nastri di partenza più debole dell’anno prima e l’inizio sembra confermare le più nefaste previsioni.

La trasferta ad Avellino è infatti semplicemente scioccante. Giocare al Partenio in quegli anni non è certo facile ma la sconfitta per 4-0 fa addirittura paventare ai più pessimisti la possibilità di un immediato ritorno nella serie cadetta.

L’esordio casalingo viene dunque vissuto con grande attesa anche per l’avversario, l’Hellas Verona, squadra di tutto rispetto, abituata a frequentare la così detta zona UEFA.


Biglietto partita


Giornata di sole, 70.000 sugli spalti e uno striscione scaligero nella Sud (Hellas Alcool), frutto di recenti scontri tra gli ultras delle due fazioni: inizia così la prima stagione in cui frequento abitualmente San siro (anche se non in maniera veramente continuativa, visto che avrei sottoscritto l’anno successivo il primo dei miei 36 abbonamenti consecutivi).


Curva Sud


La prestazione della squadra è davvero sontuosa e il 4-2, con anche un gol di Blisset, porta i rossoneri in paradiso. È sicuramente uno dei più bei ricordi di un’annata caratterizzata da tanti alti e bassi che portano anche all’esonero di Castsgner, accusato di avere già sottoscritto un pre contratto proprio con i cugini nerazzurri. È tuttavia una stagione che, insieme a quella successiva, resta nel cuore di tutti i tifosi rossoneri per un “piccolo diavolo” sempre più vicino a tornare grande.

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