Il tampone è positivo. Ti prende un primo momento di sconforto e inizi a pensare come lo hai preso e a chi potresti averlo trasmesso, la ASL (almeno la mia) ti chiama, ti chiede come stai e dice che ti richiamerà per tracciare i contatti. Allora ti siedi carta e penna ed inizi a pensare ma ti senti a metà tra lo spione e il salvatore della patria un mix tra Buscetta e Garibaldi. Poi però se hai la fortuna (come me) di avere pochi sintomi e per niente preoccupanti inizi a pensare a come trascorrere il tempo.
Ecco vi posso assicurare che avere il COVID in concomitanza con la pausa per le nazionali per un tifoso del Milan non è per niente rilassante. Sei costretto a stare in casa a leggere giornali e guardare tv, sei costretto a sentire tutte le invenzioni giornalistiche. Devi sopportare che Donnarumma andrà via perché Raiola tiene per il colletto i dirigenti del Milan, oppure che Calhanoglu vuole 10 milioni. Devi sopportare che Hauge non gioca col Milan ma che con la Nazionale fa coppia con Haaland oppure che Andrè Silva è il bomber della Bundesliga e che forse era meglio di Leao.
Poco importa poi se è tutto, o quasi, montato ad arte per avere click. Poco importa se il Milan offre 8 milioni ad un ragazzo di 23 anni che fino ad ora si è confrontato solo col campionato italiano, e che di gioie alla sua squadra (insieme agli altri della rosa) ne ha portate poche. Importa poco se il Milan fa di tutto per tenere il Turco offrendogli uno stipendio adeguato, e che sicuramente potrà pagare a differenza di altri club che “Possono giocare i quarti o le semifinali di Champions…”(cit.). Non importa ai giornalisti se Hauge entra solo nel secondo tempo e con Haaland fa coppia solo per 17 minuti.
Non capisco davvero questo accanimento giornalistico verso la mia squadra. Mi dicono “sei tifoso, vedi il complotto ovunque”, forse ma allora perché per Juve e Inter leggo solo titoli di elogio mentre per giornalisti seri sarebbero da prendere sotto mira dal punto di vista sportivo e soprattutto finanziario, in fondo una è fuori dalla lotta scudetto e dalla Champions obiettivo per la quale paga 30 milioni, TRENTA, l’anno ad un calciatore. L’altra, invece, ha speso una marea di soldi che non ha, non paga stipendi e il suo proprietario nel suo paese sta andando a gambe all’aria.
C’è però una soluzione, ed è quella che sto adottando io, ovvero non leggere i giornali. Non leggo giornali, non guardo telegiornali sportivi e, soprattutto, non leggo Twitter o meglio faccio selezione anche se tra giornalisti faziosi e tifosi più del proprio pensiero sul Milan che del Milan, non è per niente facile.
Non vedo altro modo di vivere questo isolamento se non restare positivo, non solo al COVID, ma resto positivo al pensiero che il mio Milan sta tornando a dare fastidio alla stampa ruffiana, a quella stampa sportiva che cerca click da tifosi di squadre di provincia dimenticandosi della squadra italiana più titolata d’Europa. Continuate, continuate pure, noi che amiamo il Milan non ci caschiamo.
FORZA MILAN
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