QUESTIONE CENTROCAMPO : CARATTERISTICHE E STRATEGIE
- Gabriele Trombetta
- 31 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
di Gabriele Trombetta

Frank Kessié, Ismael Bennacer, Sandro Tonali, Soualiho Meité: quattro profili diversi che compongono il centrocampo del Milan. I due giocatori schierati da Pioli nel 4-2-3-1 hanno compiti di impostazione e costruzione dell'azione, ma anche di interdizione. Il centrocampista ideale per l'allenatore è in grado di riconoscere le situazioni di gioco dimostrandosi un calciatore completo e forte in entrambe le fasi.
Non è un caso se il Milan si erge attorno ad una figura: Frank Yannick Kessié. L'ivoriano ad oggi è tra i migliori interpreti del ruolo in circolazione per la sua capacità in fase di transizione, ovvero capace di vincere duelli, riconquistare il possesso palla e contribuire alla manovra offensiva. La spalla di Kessié è Ismael Bennacer, quest'anno ai box per tanto, troppo tempo. L'algerino è regista, ma non solo: visione di gioco, rapidità sia di gambe che di mente, buoni polmoni abbinati a qualità importanti. Interditore e costruttore di gioco, che con Kessié costituisce una grande cerniera di centrocampo.
Sandro Tonali e Soualiho Meité partono dietro nelle gerarchie, con aspettative nettamente differenti tra loro. Tonali alla sua prima annata rossonera, seppur abbia messo in mostra una graduale crescita, non ha brillato: non è certamente un flop o un acquisto fallimentare, ma è evidente che ci si aspettasse un giocatore più pronto. È stato preso per essere la prima alternativa ai titolari Kessié e Bennacer, ma la differenza tra Sandro e gli altri due al momento è grande. Il classe '00 fatica ad essere continuo nelle due fasi, infatti si è mostrato un elemento affidabile in fase difensiva, ma ancora poco preciso e determinante in fase di possesso. Ad oggi Tonali è più interditore che regista e la sua crescita deve necessariamente passare dalla fase di costruzione. Si può dire che Tonali sia più alternativa a Kessié rispetto che a Bennacer: infatti il tema di discussione riguarda il quarto centrocampista della rosa, Soualiho Meité. Il giocatore si è reso utile, ma non ha convinto. Il suo rendimento è stato altalenante e il diritto di riscatto che il Milan può esercitare per il suo cartellino è in dubbio. Considerando i due titolari Kessié e Bennacer, e viste le caratteristiche di Tonali (che nella prossima stagione dovrà essere valorizzato e messo nelle condizioni di crescere maggiormente), si potrebbe ragionare nell'ottica in cui per completare il reparto serva un giocatore diverso da Meité. Le caratteristiche di Tonali coprono l'eventuale assenza di Kessié, ma la mancanza di Bennacer può essere colmata da un regista, o comunque da un giocatore che fa dell'impostazione la propria qualità principale.
Al Milan serve più un vice Bennacer o un vice Kessié?
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