Riccardo Tonin è nato ad Arzignano il 30 gennaio 2001 e calcisticamente è cresciuto nel Brogliano, piccolo paese della provincia di Vicenza e si è fatto notare dagli scout rossoneri quando giocava nel Trissino, paese del vicentino. A quattordici anni è arrivato il passaggio al Milan dove ha vinto subito il campionato regionale dei giovanissimi con i classe 2000, sfiorando i 40 gol da sotto età. La sua trafila nel Milan è stata di buon livello, confermata anche dalla costante presenza nelle giovanili azzurre dall’Under 15 all’Under 18. Nella stagione 2016/2017 è stato campione d’Italia con l’Under 16 dove in stagione regolare ha segnato 17 gol e 6 nella fase finale, tripletta alla Juventus in semifinale, doppietta in finale contro la Roma e uno al Genoa nei quarti di finale. Un percorso calcistico al quale Riccardo è riuscito ad abbinare anche un buon rendimento scolastico, in ragioneria. Tonin è una prima punta per certi versi vecchia scuola, di quelli che sembrano assenti per lunghi tratti della partita per poi riapparire nel momento più propizio. In area di rigore è rapido di esecuzione e abile ad anticipare il diretto avversario come è bravo anche nell’uno contro uno. Ma da ragazzo intelligente sta anche lavorando molto, per migliorare i suoi punti deboli, quindi partecipazione alla manovra, gioco spalle alla porta. Ha un fisico compatto, alto 1.80 cm., riesce a muoversi bene nel breve, grazie alla sua esplosività con la quale riesce a rubare il tempo ai difensori avversari per questo può ricoprire sia il ruolo della punta centrale che quello di esterno d’attacco. Nella stagione 2017/2018 si affaccia per la prima volta al mondo primavera con non poche difficoltà. Parte per il ritiro, voluto da Gattuso, gioca un tempo nel derby alla seconda giornata di campionato perso in maniera terrificante e dopo due panchine consecutive ritorna nella sua under 17, con i compagni con cui aveva vinto il campionato italiano qualche mese prima e li ritrova fiducia e feeling con il gol. La scorsa stagione ritorna in primavera in pianta stabile, in panchina c’è Lupi (ex tecnico dell’Under 17), ci sono i suoi compagni, ma la squadra è giovane e la stagione nasce male fin da subito. Nel campionato primavera quella che dovrebbe essere una punta forte fisicamente come il ragazzo veneto, trova moltissime difficoltà contro difensori più esperti di lui. C’è il cambio tecnico, da Lupi a Giunti, ma oramai la stagione è andata con la retrocessione e lui riuscirà a realizzare un solo gol. A livello sportivo la retrocessione è un disastro, ma per ragazzi in cerca di maturità come il nostro Riccardo giocare in primavera 2 potrebbe non essere negativo. La stagione attuale parte bene, Giunti ha la pazienza di aspettarlo, trovare la giusta collocazione in campo per lui. Ovviamente non ci sono più i numeri impressionanti degli anni scorsi, quest’anno ha segnato finora 6 gol e un rigore decisivo nell’ottavo di finale in Coppa Italia contro il Torino. Finalmente dopo due anni di primavera difficili, Tonin ha ritrovato fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità tornando a gonfiare la rete, festeggiandola con un gesto, la mano portata alla fronte. Perché Tonin da buon veneto ha una passione per gli alpini e proprio per questo l’alpino è il suo soprannome in squadra. Ora ha ripreso il suo percorso di crescita, dove le difficoltà e le strade tortuose non fanno più paura proprio come i sentieri che battevano gli alpini. Forza Riccardo. Massimo Volpato
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