Finisce a reti inviolate allo Stadium tra Juve e Milan nella semifinale di ritorno della Coppa Italia. Incredibilmente oseremmo dire, viste le premesse e la condizione non ottimale che ci si poteva attendere dalle due squadre dopo tre mesi di sosta forzata.
Il Milan, rimaneggiato da squalifiche e infortuni, si dispone con un 4231 con Calabria esterno basso di sinistra e il trio Paqueta- Bonaventura-Calhanoglu dietro a Rebic.
La Juve parte subito forte: al primo minuto D. Costa calcia a lato da buona posizione dopo un’ottima discesa di Alex Sandro. Il Milan, che appare frastornato e sulle gambe, non riesce ad uscire e soffre il pressing ultraoffensivo dei bianconeri. Il minuto 15 è quello della svolta: Ronaldo sbaglia un rigore – assegnato per un fallo di mano di Conti – e dieci secondi dopo Rebic si fa espellere per un intervento pericoloso su Danilo. Un episodio sul quale Calhanoglu non le manda a dire nel post-partita:
“ Sono un po' arrabbiato, l'arbitro doveva guardare il VAR sul rosso di Rebic così come fatto sul rigore di Conti."
Dopo l’espulsione di Rebic l’impresa per il Milan da difficile si fa epica. Eppure da questo momento la partita cambia e si stabilizza: la Juve si fa man mano meno pericolosa – si ricorda solamente una conclusione di Matuidi respinta facilmente da Donnarumma – mentre il Milan si affaccia dalle parti di Buffon in alcune situazioni di ripartenza non finalizzate al meglio. Nel finale di tempo ci starebbe quantomeno la rivisitazione al VAR della spinta di Bonucci su Kjaer sugli sviluppi di un calcio piazzato.
Nella ripresa il copione non cambia granchè. Calhanoglu sfiora la rete in apertura dopo una sgroppata con assist di Bonaventur. Si fa notare Kjaer nelle due aree: nella propria, quando toglie dalla testa di De Ligt un gol praticamente fatto, e in quella bianconera quando nel finale sfiora la rete sugli sviluppi di un corner. I cambi che si susseguono sono la fotografia migliore del momento storico delle due squadre, sebbene in campo non ci si accorga dell’ingresso di Rabiot, Bernaderschi e Khedira.
Finisce 0-0. Rimane l’amaro in bocca pensando a quanto di buono fatto dal Milan nella doppia sfida e al gol subito a San Siro che ha deciso la qualificazione, un rigore quantomeno dubbio sul quale è tornato anche il mister Pioli nel post-gara:
“Mi dispiace dirlo ma nel doppio punteggio pesa il rigore dell'andata. Ci sono stati due pareggi, la differenza è stata sottile, non abbiamo giocato peggio della Juve. Il gol preso all'andata ci ha costretto a segnare qui e non ci siamo riusciti. “
Ancora il mister sulla partita e sul senso da dare a questo finale di stagione:
“Oggi abbiamo sofferto troppo la pressione iniziale della Juventus, commettendo l'ingenuità di andare in inferiorità numerica. Abbiamo avuto poi alcuni palloni che ci potevano permettere di andare in vantaggio, peccato, era il nostro obiettivo e non ci siamo riusciti. Ora dobbiamo raggiungere l'Europa attraverso il campionato. Avremo tante partite difficili. Dobbiamo avere più continuità di rendimento, la squadra ha fatto delle partite ottime a livello tecnico e di gioco ma non siamo riusciti a portare a casa i risultati che meritavamo. Dobbiamo essere più concreti e compatti nel corso della gara.”
Appuntamento a Lecce per il Diavolo, lunedì 22 Giugno.
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