Pareggio con gol a Belgrado tra Stella Rossa e Milan. Un 2-2 esterno che rappresenta un buon viatico in ottica qualificazione ma che ha evidenziato e confermato il periodo di forma non brillantissimo dei ragazzi di Pioli.
Tanti cambi nell'undici iniziale per il Milan: spazio a Kalulu e Tomori in difesa, Meitè a centrocampo, Castillejo, Krunic e Mandzukic davanti.
Gli avversari serbi appaiono sin dall'inizio volenterosi ma modesti dal punto di vista tecnico-tattico. Il Milan troverebbe il vantaggio già al sesto minuto con Castillejo se il VAR non intervenga ad annullare causa fuorigioco millimetrico. Tre minuti dopo è Rebic che calcia di sinistro da ottima posizione senza trovare la rete. Al 12' altro gol annullato ai ragazzi: la palla sbatte sul braccio di Theo Hernandez prima che il terzino francese la spinga in porta e il VAR annulla. Al minuto 22 grande assist di Krunic per Rebic, il quale è ancora impreciso davanti alla porta avversaria. Si fanno vedere in un paio di occasioni anche i padroni di casa ma Donnarumma è sempre attento e ben piazzato.
L'impressione è che il Milan possa far male non appena decida di accelerare, tuttavia la squadra appare lunga, macchinosa, molle. Intorno al minuto 40 amaro deja-vu per i tifosi rossoneri quando Bennacer si accascia a terra toccandosi la coscia destra. Ennesimo problema muscolare per lui. Il vantaggio comunque arriva in finale di tempo, quando Pankov devia nella propria porta un cross basso tutto sommato innocuo di Castillejo.
Nella ripresa Leao per Rebic nel Milan ma a partire forte sono ancora i padroni di casa. Prima è Ben ad impegnare Donnarumma, poi al 51' un fallo di mano in area di Romagnoli viene sanzionato dall'arbitro con il calcio di rigore. L'uno a uno dal dischetto porta la firma di Kanga.
Il Milan ha un rigurgito di orgoglio e inizia ad aumentare i giri del motore. Intorno all'ora di gioco break offensivo di Tonali e palla dentro per Theo, che viene steso da Pankov. Il terzino francese, in contumacia Ibra e Kessiè, realizza dal dischetto la rete del 1-2.
La gara scivola via tranquilla, con i rossoneri che pur rischiando poco appaiono arrugginiti. Impalpabile Leao, nota di merito invece per Kalulu, ormai non più una sorpresa. Al 77' la Stella Rossa rimane anche in dieci per l'espulsione di Rodic. Nel quarto d'ora abbondante di superiorità numerica, nei quali Dalot e Calhanoglu subentrano a Theo e Mandzukic, il Milan non sa approfittare della superiorità numerica, né in termini di possesso palla e gestione del ritmo né in termini di occasioni da gol create. E così in pieno recupero arriva la beffa. Su un calcio d'angolo scaturito da un evidente fallo su Castillejo non sanzionato, Pavkov anticipa di testa Meitè e piazza sul secondo palo il pallone del 2-2 finale.
Un Milan deludente nonostante il buon risultato, inutile girarci intorno. L'attesa reazione dopo la debacle di La Spezia non è arrivata. La squadra sembra aver perso quella intensità e quella verticalità che l'hanno accompagnata fino a questo punto. L'augurio è quello di recuperare presto la condizione migliore. Il derby è alle porte e con l'Inter servirà fare di più. Molto di più.
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