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TORINI MILAN RISORGIAMO DALLA NOSTRE CENERI

  • Immagine del redattore: Massimo Volpato
    Massimo Volpato
  • 14 nov 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 28 giu 2020


Torino - Milan una sfida ricca di storia, quella che andrà in scena allo stadio” Grande Torino”, per quello che rappresentano queste due società nel panorama calcistico.

Entrambe le squadre arrivano a giocare questa partita in un momento non esaltante e proprio per questo la sfida assume una grande importanza per tutte e due le squadre. Il Torino non è partito bene, ha fallito la qualificazione ai gironi eliminatori di Europa League, dopo che per tutta l’estate il presidente Cairo ha sbandierato ai quattro venti la legittimità granata della partecipazione alla competizione europea proprio ai danni del nostro amato Milan. Una eliminazione che si sta facendo sentire sulle gambe e sulla testa dei giocatori granata, passando da possibile rivelazione dell’anno a una squadra senza d’identità, questo momento è confermato dalle ultime due sconfitte con Lecce e Sampdoria, due squadre che si presentavano con zero punti in classifica.

Il Milan, che dire, in quattro partite giocate contro Udinese, Brescia, Verona (le ultime due neopromosse) ed Inter ha segnato un solo gol su azione e uno su rigore tirando verso la porta avversaria con il contagocce. Insomma non proprio un ruolino di marcia lusinghiero per una squadra che ambisce ad un posto nella prossima Champions League. Premesso che il tempo delle prove, delle giustificazioni, per i movimenti non perfetti in campo sta finendo, ci aspettiamo tante cose e su molti aspetti, ma limitiamoci a due.

ATTEGGIAMENTO

Dobbiamo iniziare a giocare le partite onorando la nostra gloriosa maglia che a molti nostri giocatori pesa indossare, perché la nostra maglia è carica di trionfi e di gloria ma anche di rovinose cadute, pesano gli obiettivi da raggiungere, forse perché sovrastimati per questo gruppo limitato nella personalità, occorre essere più cattivi e ribellarsi alla sconfitta con tutte le nostre forze.

TECNICAMENTE

Vogliamo vedere qualche cambiamento, utilizzare sempre più costantemente forze nuove, abbiamo bisogno di freschezza mentale e fisica. Vogliamo iniziare a vedere un po’ meno confusione tecnica e tattica in campo, essere meno legati a dei calciatori che a livello tecnico purtroppo non sono così determinanti in campo.

SULLA PARTITA DI DOMANI SERA?

Ci aspettiamo di sfatare l’incubo della trasferta dove il Milan non vince da tempo immemorabile, nello specifico con il Torino la vittoria esterna manca dal 9 dicembre 2012 quando sulla panchina rossonera sedeva ancora Massimiliano Allegri, da allora solo 5 pareggi e 1 sconfitta sotto la mole. Sicuramente domani sarà un’altra partita di sofferenza, dove il Torino molto probabilmente si chiuderà per lasciare il pallino del gioco al Milan, e colpire con micidiali ripartenze con l’ausilio degli esterni di centrocampo a tutta fascia. Il Torino di Mazzarri, infatti, gioca in modo molto simile all’Inter, con un 3-5-2 dotato di un centrocampo folto e muscolare, le due punte pronte a dare battaglia e i 3 difensori dotati di gran fisico e pronti a duellare con i tre avanti del Milan, che di certo non fanno dello scontro fisico la loro arma migliore. Bisognerà quindi avere pazienza e sbagliare il meno possibile, certamente molto meno di quanto fatto finora, a partire dalla formazione iniziale, la quale dovrà essere completata con la qualità lasciata in panchina durante il Derby, quindi dentro in modo prorompente la velocità di Theo Hernandez, la verticalità di Bennacer e la fisicità di Leao, con Rebic pronto ad entrare a dar battaglia, onde evitare un’altra debacle annunciata.

Christian Tolve, Massimo Volpato

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