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Un pari che certifica la crescita

Aggiornamento: 25 lug 2020

Finisce 1-1 a San Siro tra Milan e Atalanta. Una partita temuta alla vigilia per via del valore dell'avversario, ormai a tutti gli effetti una grande del nostro calcio, e delle tante assenze tra i rossoneri (Romagnoli infortunato, Theo e Bennacer squalificati). Tuttavia il Milan ha giocato la sua gara, con la consapevolezza e la fiducia mostrate nelle ultime settimane. Ha rispettato la forza dell'Atalanta ma non ha mai rinunciato a far male, sorretto da una condizione atletica brillante.


La prima frazione si sviluppa sulla falsariga di quanto atteso: Atalanta in pressing e Milan che, appoggiandosi a Ibra e agli strappi di Rebic, prova a far male alle spalle dei difensori orobici. La partita si sblocca al quarto d'ora su calcio di punizione di Calhanoglu, che da posizione defilata calcia la palla sotto l'incrocio opposto. Finalmente gol su punizione per il turco. L'Atalanta reagisce prontamente e si procura al 26' un calcio di rigore, decretato con l'ausilio del Var, per fallo ingenuo di Biglia su Malinovskji. Gigio Donnarumma si oppone però allo stesso centrocampista ucraino, rendendo memorabile la sua prima gara con la fascia al braccio. Passano meno di dieci minuti e i bergamaschi pareggiano: è Zapata a concludere da distanza ravvicinata un'azione sporca, scaturita da una gestione della palla non ottimale di Biglia. Davvero tante difficoltà questa sera per il centrocampista argentino.

Nella ripresa, tra un cambio e l'altro, il copione non cambia. Il Milan si affida al lancio su Ibra, che rende giocabili per i compagni anche le palle più sporche. Impressionante l'impatto fisico dello svedese alla soglia del compleanno numero 39. Saelemaekers liscia all'altezza del dischetto un grande pallone di Leao al 62', mentre Bonaventura - subentrato a Calhanoglu - coglie un palo dal limite dieci minuti piu tardi. L'Atalanta si affida invece alle folate di Muriel, sempre pericoloso.


Finisce con un pari sostanzialmente giusto, a garanzia della crescita dei ragazzi di Pioli. Crescita figlia della fiducia e della consapevolezza nei propri mezzi che questa squadra ha saputo mostrare sin dalla prima partita post lockdown. Un tesoro di conoscenze e automatismi che ci auguriamo non vada disperso nella prossima stagione, improntata come noto nel segno della continuità della gestione tecnica.


Anche su questo si è soffermato Mister Pioli nel post partita:

E' cambiata la consapevolezza, la fiducia, mancava la continuità e la mancanza di vittoria contro le grandi squadre, questo ci ha dato fiducia e coraggio. Adesso dobbiamo finire bene questo campionato, ci sono altre due partite. Abbiamo giocato 5 partite in 12 giorni, non posso che fare i complimenti ai miei giocatori.

Su Ibra, la sua incidenza sul gruppo e le possibilità di rinnovo:


L'apporto dato da Zlatan alla classifica è evidente, mi auguro di poter lavorare ancora con lui, ci sono tante cose da mettere sul piatto. E' un giocatore che sta bene e può essere ancora trainante, poi dipenderà da tante altre cose. Credo che Zlatan e il club non si sono ancora parlati ma potrà succedere presto. Prima non c'era la certezza di chi sarebbe stato l'allenatore e certe situazioni non erano state ancora affrontate. C'erano tanti giovani che si conoscevano poco, Ibra è stato bravo a farli crescere. Io mi trovo benissimo con lui.

Infine, sugli obiettivi del prossimo futuro:


I risultato da gennaio ad ora ci dicono così che il gap dalle altre è stato colmato, ma poi i campionati ripartono da zero. Dovremo avere una certa continuità, siamo il Milan e dobbiamo lavorare tanto e essere ambiziosi. Abbiamo giocatori forti, dobbiamo lavorare tanto per portare in alto questo club. Dobbiamo dare continuità al nostro lavoro. Sappiamo come stare in campo, ci sarà continuità e dobbiamo sfruttare questo elemento. Dal 6 gennaio ad oggi siamo secondi in classifica, ma questi punti non li avremo l’anno prossimo. Dovremo contare a quanti punti arriveremo dal quarto posto, sarà quello il gap su cui lavorare e migliorare.

Per i rossoneri qualche giorno di riposo prima dell'ultima settimana della stagione: mercoledì 29 in casa della Sampdoria, domenica 2 Agosto si chiude a San Siro contro il Cagliari.


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